Nadia Fanchini a Cortina frenata alla partenza

di Angiolino Massolini
Nadia Fanchini con il pettorale numero 20 durante la discesa a Cortina d’Ampezzo: una prestazione al di sotto delle aspettative
Nadia Fanchini con il pettorale numero 20 durante la discesa a Cortina d’Ampezzo: una prestazione al di sotto delle aspettative
Nadia Fanchini con il pettorale numero 20 durante la discesa a Cortina d’Ampezzo: una prestazione al di sotto delle aspettative
Nadia Fanchini con il pettorale numero 20 durante la discesa a Cortina d’Ampezzo: una prestazione al di sotto delle aspettative

Angiolino Massolini CORTINA D’AMPEZZO (Belluno) Nadia Fanchini scia bene, non commette errori, ma alla fine paga pesante dazio: la campionessa di Montecampione conclude al 13° posto la discesa libera di Cortina d’Ampezzo vinta dall’austriaca Ramona Siebenhofer con 40 centesimi di vantaggio sulla slovena Ilka Stuhec e 46 sulla svizzera Stephanie Venier. Sesta e prima delle azzurra Francesca Marsaglia staccata di 74. NADIA FANCHINI accusa 99 centesimi di ritardo nei confronti della Siebenhofer al termine di una gara pulita, nel corso della quale non commette sbavature. Ancora una volta la fase iniziale e conclusiva risultano fatali alla finanziera camuna: 89 dei 99 centesimi di ritardo accusati li ha lasciato per strada all’avvio e nella zona del Rumerlo. Quello della partenza lenta è un handicap che la sciatrice bresciana si trascina dietro da tempo. Nel tratto iniziale sigla soltanto il 38° tempo con ben 52 centesimi di distacco: davvero troppi. Poi ottiene la decima e sesta prestazione assoluta dove la pista gira, dove la tecnica riesce a fare la differenza. In questi due intertempi perde solamente 10 centesimi. Ma poi c’è la fase finale di puro scorrimento dove non riesce a tenere gli sci attaccati alla neve con la conseguenza di perdere altri 37 centesimi. Nikky, come nelle prove precedenti, si conferma tra le atlete più tecniche del circo bianco, ma purtroppo non basta. Per salire sul podio bisogna cercare di fare meglio nei tratti di scorrimento, proprio come ha sempre fatto sua sorella Elena, che ha un piede sensibilissimo. Con i «se» e con i «ma», però, non si va da nessuna parte. Lo sa benissimo anche lei, perché alla fine è piuttosto corrucciata e non bastano gli applausi e l’entusiasmo di mamma e papà, arrivati a Cortina insieme a un’altra ventina di tifosi per sostenerla. Sa molto bene che può fare meglio e punta già nella discesa bis di oggi. Ieri è stata invece recuperata la gara non svolta a Sankt Anton in Austria per via dei due metri di neve caduti nei giorni precedenti. La partenza è stata abbassata alla zona Pomedes dove è fissata la partenza del supergigante di domani. Il responsabile della Fis, il norvegese Skaardal, a tale proposito è stato irremovibile. I pochi centimetri di neve caduti nel corso della notte l’hanno convinto ad abbassare la partenza per non creare problemi alle atlete. ANCHE QUALCHE anno fa prese la stessa decisione e al traguardo è stata prima Elena Fanchini. Questa volta però l’evento non si è ripetuto in favore di Nadia: «Non sono per niente contenta della mia prestazione - dice poco dopo la sua discesa -. Ho accusato troppo distacco nel primo intermedio. Se fossi partita con la stessa intensità delle mie compagne avrei lottato per il podio o comunque per un piazzamento di prestigio. Sono arrabbiatissima». La prossima discesa partirà più in alto: potrà cambiare qualcosa? «Nulla. Bisogna darci dentro a tutta subito per non essere costretta a rincorrere le avversarie. Sono motivata e spero proprio di migliorare il piazzamento di oggi. Sono contenta della mia sciata ma dove occorre fare correre gli sci non riesco a rimanere a contatto delle avversarie. Sono comunque ottimista altrimenti non sarei qui». La prima delle italiane è Francesca Marseglia, sesta. Fuori, invece, l’attesissima Nicol Delago. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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