Nadia Fanchini, prova generale a Garmisch

di Angiolino Massolini
Nadia Fanchini: nel 2009 al debutto sulla pista di Garmisch è stata quarta in SuperG
Nadia Fanchini: nel 2009 al debutto sulla pista di Garmisch è stata quarta in SuperG
Nadia Fanchini: nel 2009 al debutto sulla pista di Garmisch è stata quarta in SuperG
Nadia Fanchini: nel 2009 al debutto sulla pista di Garmisch è stata quarta in SuperG

Angiolino Massolini Inizia oggi con la prima prova cronometrata della discesa libera di Coppa del Mondo la campagna tedesca di Nadia Fanchini: la campionessa di Montecampione sarà allo start del test odierno (prove anche domani, due gare sabato e domenica) in programma a Garmisch Partenkirchen dove vanta otto presenze con alcuni piazzamenti di rilievo. Il più importante l’ha ottenuto al debutto il primo febbraio 2009, quando chiuse al quarto posto il SuperG, a soli 2/100 dal bronzo della svedese Jessica Lindell Vikarby. Ha concluso altre tre volte nella top ten: il 7 marzo 2015 sesta in discesa libera; il 7 marzo 2016 è stata ottava due volte in altrettante discese. Ha sicuramente un buon feeling con questo tracciato di gare dove per quattro volte su otto è entrata tra le prime dieci della classe. Per il doppio infortunio patito a Saint Moritz e Cortina d’Ampezzo nel 2010 e 2011 non ha invece partecipato al meeting iridato del 2011. Nadia è a Garmisch Partenkirchen con l’obiettivo di migliorare la già discreta condizione. La conferma è arrivata dalla discesa di Bad Kleinkirchheim dove il 14 gennaio ha concluso terza dietro Sofia Goggia e Federica Brignone; e a pochi giorni dai Giochi di Pyeong Chang attuerà tattica conservativa o andrà allo sbaraglio? «Non posso permettermi di sciare tanto per farlo, non è nel mio dna. Scio soltanto da tre mesi e mezzo dopo il doppio intervento all’omero sinistro: devo pertanto mettere più chilometri possibile nelle gambe per ridurre il gap dalle avversarie. Non devo pensare minimamente di attuare tattica prudente perché per salire in alto occorre avere sempre azionare il turbo. Contro Vonn, Weirather, Goggia, Brignone, tanto per fare qualche nome occorre viaggiare a mille per contenere il distacco. So di non essere al top della forma ma negli allenamenti in Trentino ho avvertito sensazioni positive». PER LA TERZA VOLTA sarà al via delle Olimpiadi, e con un conto aperto...«Ma non voglio nemmeno pensare al passato. Mi interessa presente e futuro. Quindi cercherò di farmi trovare pronta al momento giusto. Anche qui a Garmisch cercherò di alzare l’asticella». Dopo Bad Kleinkirchheim nel lungo fine settimana di Cortina è appparsa appannata: «Con l’Olympia delle Tofane non ho mai avuto un grande feeling, anche se è una pista bellissima. Questa volta c’era anche la neve che non mi piace per nulla e quindi ho dovuto accettare il verdetto negativo. Nei cinque giorni d prova e di gara ho però messo chilometri nelle gambe che mi serviranno senz’altro qui in Germania e successivamente ai Giochi Olimpici». NOVE ANNI FA all’esordio su questa pista sfiorò il podio per soli 2/100: «Ricordo benissimo quella gara: sciai davvero bene. In tutte le gare qualche atleta deve classificarsi quarta, quella volta toccò a me. Mi sono piazzata ai piedi del podio altre nove volte ma non ho rimpianti. La speranza è che d’ora in poi i quarti posti abbiano a conquistarli le avversarie, lasciandomi lo spazio per entrare tra le prime tre della classe. Non considero del tutto negativo i nove quarti posti conseguiti: pur fallendo il podio ci sono arrivata vicinissima. E lo considero un risultato molto positivo anche se fa rabbia vederti soffiare la medaglia per pochi centimetri». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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