CICLISMO

Giro d'Italia, oggi il via da Ponte di Legno per un’altra frazione in salita

Giulio Ciccone esulta sul traguardo di Ponte di Legno: era il Giro del 2019
Giulio Ciccone esulta sul traguardo di Ponte di Legno: era il Giro del 2019
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La due giorni rosa bresciana si conclude oggi con la tappa Ponte di Legno-Lavarone di 168 chilometri. Il Giro d’Italia torna in Alta Vallecamonica a tre anni di distanza dall’arrivo che sancì il successo di tappa di Giulio Ciccone sul compagno di fuga Jan Hirt, che nell’occasione non concesse collaborazione al corridore abruzzese. Anche in quella giornata in maglia rosa c’era manco a farlo apposta l’ecuadoriano Richard Carapaz, con un discreto margine di vantaggio su Vincenzo Nibali. Questa volta il leader dovrà difendere un minimo distacco e il futuro non appare così roseo per lui come nel 2019.

È invece molto roseo per Ponte di Legno, che negli ultimi anni è stata sede di partenza e di arrivo dopo un lungo digiuno. Anche la tappa odierna è una di quelle che potrebbero sconvolgere la classifica e soprattutto permetterà a questa località turistica di entrare nelle case di tutto il mondo. Nell’ultimo ventennio Ponte di Legno ha cambiato radicalmente faccia, grazie alle iniziative messe in atto dall’Amministrazione pubblica che è riuscita a realizzare infrastrutture importanti e a soprattutto gettare le basi anche per l’edificazione delle Terme, che sicuramente allargheranno l’offerta turistica. La tappa di oggi dopo il gioioso incontro tra corridori e tifosi al villaggio hospitality scatta alle ore 12.30 dal parcheggio Cida. Quindi il trasferimento di 4,400 chilometri, per cui il via verrà dato attorno alle ore 12.40.

Il menù di giornata è quantomai intrigante: subito dopo la partenza ci sarà da scalare il Tonale a quota 1.883. Poi la discesa su Vermiglio e dopo il passaggio da Palù di Giovo, dove Francesco Moser e il Gs Montecorona hanno preparato un rendez vous con i fiocchi, i corridori dovranno affrontare anche il Passo del Vetriolo, dove Roberto Visentini nel 1988 concluse secondo una frazione a cronometro. Dopo la discesa gli atleti dovranno affrontare l’ultima ascesa a Monterovere, a un paio di chilometri dall’arrivo di Lavarone. Dopo i 5.250 metri di dislivello di ieri, oggi Carapaz and company ne dovranno percorrere altri 3.730. Sarà di nuovo un grande spettacolo e non è detto che non arrivino altri scossoni ai piani alti della classifica.•. A.Mas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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