Pantani rivive al Plan in un’opera d’arte

L’assessore regionale Lara Magoni  davanti alla statua di PantaniGli intervenuti alla cerimonia di inaugurazione della statua di Pantani
L’assessore regionale Lara Magoni davanti alla statua di PantaniGli intervenuti alla cerimonia di inaugurazione della statua di Pantani
L’assessore regionale Lara Magoni  davanti alla statua di PantaniGli intervenuti alla cerimonia di inaugurazione della statua di Pantani
L’assessore regionale Lara Magoni davanti alla statua di PantaniGli intervenuti alla cerimonia di inaugurazione della statua di Pantani

Marco Pantani per sempre: il Pirata di Cesenatico ieri è stato nuovamente vincitore a Plan di Montecampione dove il 4 giugno 1998 planò in rosa sul traguardo di tappa in perfetta solitudine dopo un testa a testa entusiasmante con Pavel Tonkov. Davanti a tifosi e amministratori pubblici è stata inaugurata la scultura realizzata da Mattia Trotta in acciaio corten battuto e saldato. L’opera raffigura il fuoriclasse romagnolo a braccia aperte, come si presentava a salutare i tifosi al termine delle sue imprese. La scultura è stata fissata a quota 1.800 metri, proprio dove 23 anni fa il Pirata fece impazzire di gioia decine di migliaia di tifosi, tra i quali le sorelle Fanchini. Soprattutto Elena era una delle sue sostenitrici più accanite, tanto che ai mondiali di Santa Caterina Valfurva, dove chiuse seconda la discesa libera mondiale conquistando l’argento, gareggiò con la sua foto fissata sotto la tuta: un’impresa compiuta pochi giorni dopo la tragica fine di Pantani. L’inaugurazione si è svolta alla presenza di mamma Tonina. La realizzazione patrocinata da Regione Lombardia, è stata ideata e voluta dal Gruppo operatori turistici della Valle Camonica, con la fattiva collaborazione della Famiglia Pantani, di Visit Brescia, della Comunità montana della Vallecamonica, Provincia di Brescia e del Comune di Artogne. Montecampione per gli appassionati di ciclismo rappresenta un evento indelebile per via dello straordinario exploit siglato dal Pirata che gli consentì di aumentare il vantaggio in classifica generale nei confronti dell’avversario russo e ipotecare la vittoria finale di Milano. «Marco Pantani è una vera e propria leggenda a livello mondiale – ha sostenuto Lara Magoni, assessore regionale al turismo, marketing territoriale moda, nonché ex campionessa di sci alpino presente all’inaugurazione -. La gente tuttora lo adora perché nelle corse ci ha sempre messo il cuore e la passione. L’installazione di questa autentica opera d’arte in questo luogo simbolo è un atto doveroso nei confronti di un campione che ha sofferto molto ma ha regalato tante emozioni. Una statua che dimostra, per l’ennesima volta, quanto sia vincente il binomio tra sport e turismo. Grazie alle gesta del Pirata, infatti, Montecampione sarà ancora di più una meta turistica particolarmente attrattiva». Da ieri insomma il mito del Pirata rivive e Montecampione, destinata ad essere meta fissa degli appassionati di ciclismo per vedere il Pirata a braccia aperte come usava fare nelle sue imprese. •. A.Mas. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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