Ora è ufficiale: capitan Omar Mambretti e compagni salutano il Rovato. Un messaggio inviato ieri mattina alla società presieduta da Pierangelo Merlini ha certificato la ferma volontà di trenta giocatori della Seniores rossoblù di lasciare il club. Gli atleti chiedono il nullaosta per potersi svincolare e accasarsi altrove. Si consuma così nel modo più prevedibile la definitiva rottura tra la maggior parte del gruppo e il consiglio direttivo. Una crepa che era diventata una voragine il giorno del licenziamento di coach Daniele Porrino, avvenuto quasi un mese fa. La dirigenza aveva scelto come suo sostituto per la panchina un personaggio amatissimo come l’ex campione azzurro Paul Griffen. Ma la prima squadra si era messa subito sul piede di guerra, chiedendo di proseguire la stagione con lo staff tecnico formato da Davide Pastormerlo, Gaston Cuello e Matteo Archetti. Le parti si erano sedute attorno a un tavolo la scorsa settimana senza però trovare un accordo. E così, due giorni fa, i vertici della società avevano confermato la loro posizione definitiva: Griffen allenatore e Francesco Filippini direttore sportivo. Da qui la rottura definitiva con il gruppo. «Noi continuiamo a lavorare con impegno ed entusiasmo come abbiamo sempre fatto», il commento del presidente Merlini. Ora il compito di ricostruire la Seniores, in vetta al campionato di Serie B, graverà sulle spalle del diesse Filippini, tornato a Rovato a sette anni dalla sua prima esperienza in rossoblù. «Attualmente mi sto dedicando a ripristinare il settore del minirugby e presto annunceremo diverse figure importanti interne - spiega Filippini -. Ci sarà pure un team manager del club presente tutti i giorni al campo e a completa disposizione delle famiglie». Nel frattempo la data per la ripresa degli allenamenti in sicurezza, fissata per martedì sera, è sempre più vicina. Se da una parte è tanta la curiosità per la prima seduta diretta da Griffen, dall’altra è inevitabile chiedersi che volto avrà il Rovato del futuro e che fine faranno Mambretti e compagni. La presa di posizione del gruppo, preceduta dall’assenza dei giocatori alla tradizionale cena di Natale (cinque giorni prima dell’esonero di Porrino), non è piaciuta alle società del territorio, che si sono apertamente schierate con la dirigenza rossoblù. Intanto alle pendici del Montorfano continuano ad aleggiare dubbi, perplessità e suggestioni sull’intera vicenda. E se questo ammutinamento collettivo fosse il primo passo verso la nascita di una nuova squadra a Rovato? Si mormora che sponsor ed eventuali dirigenti disposti a credere nell’idea ci sarebbero e che si partirebbe a ottobre dalla Serie C. La telenovela continua, alla prossima puntata.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA