Valsabbina Millenium, c’è il primo stop Il tecnico Beltrami: «Bisogna crescere»

Lea Cvetnic, 23 anni, schiacciatrice e capitana della Valsabbina Millenium
Lea Cvetnic, 23 anni, schiacciatrice e capitana della Valsabbina Millenium
Lea Cvetnic, 23 anni, schiacciatrice e capitana della Valsabbina Millenium
Lea Cvetnic, 23 anni, schiacciatrice e capitana della Valsabbina Millenium

Primo stop per la Banca Valsabbina. Nella terza amichevole stagionale, deve chinare il capo davanti a un Trentino più agguerrita. Dopo un 1° set giocato punto a punto e perso ai vantaggi sul 29-31, il taraflex del Sanbapolis diventa un campo minato per le leonesse, che cedono i parziali successivi per 11-25, 16-25 e 22-25. «È un peccato – ammette l’allenatore della Millenium Alessandro Beltrami –, è stata un’occasione sprecata per sfidare al meglio una squadra forte e confrontarci col suo valore. Abbiamo fatto bene nel 1° set che, per un po’ di confusione, non abbiamo chiuso. Esce così il nostro lato negativo, finora rimasto nascosto: abbiamo perso sicurezza e non ci siamo più risollevati». Nel parziale d’apertura sono le leonesse a portarsi avanti sul 7-3. Le avversarie rimontano e impattano sul 9-9 con Mason e Michieletto, che trascina le compagne avanti sull’11-13. Cvetnic ribatte e si continua punto a punto, ma è la Millenium a rimanere avanti (20-18). Le trentine riagganciano la Millenium sul finale, pareggiando sul 23-23 e annullando il 1° set point bresciano. La lotta si infiamma e si continua a battagliare fino al 29-29, quando Moretto porta la sua squadra in vantaggio con il primo tempo del 30-29. Un maniout mancato di Cvetnic consegna infine il parziale alle trentine. Le certezze della Valsabbina iniziano a vacillare e il set successivo lo conferma: Trento prende il controllo e vince in scioltezza. Nel 3° set la Millenium ricomincia a controbattere ma non basta: l’Itas chiudedi nuovo senza troppi problemi. Più combattuto l’ultimo parziale, al termine del quale sono le trentine a vincere di nuovo per l’eccessiva imprecisione di Brescia. Un test non positivo, ma che, a questo punto della preparazione, può avere una funzione: «Questa partita fa parte del percorso ed è una sconfitta utile a capire come bisogna agire: quando giochiamo – conclude Beltrami – dobbiamo essere esigenti e mai passivi». •. B.M. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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