Vanessa Ferrari sugli scudi Ma è diventato tutto inutile

Vanessa Ferrari sconsolata: una fatica inutile il viaggio a BakuVanessa Ferrari con Anna Samadello, l’allenatrice che l’ha seguita nella trasferta di Baku
Vanessa Ferrari sconsolata: una fatica inutile il viaggio a BakuVanessa Ferrari con Anna Samadello, l’allenatrice che l’ha seguita nella trasferta di Baku
Vanessa Ferrari sconsolata: una fatica inutile il viaggio a BakuVanessa Ferrari con Anna Samadello, l’allenatrice che l’ha seguita nella trasferta di Baku
Vanessa Ferrari sconsolata: una fatica inutile il viaggio a BakuVanessa Ferrari con Anna Samadello, l’allenatrice che l’ha seguita nella trasferta di Baku

Folco Donati Dalla gioia alla beffa in pochi minuti. Vanessa Ferrari, impegnata nella lontanissima Baku, aveva conquistato il pass per la finale di domani. Ma poco dopo aver esultato per il nuovo brillante traguardo ottenuto, la prova di Coppa del mondo azera è stata annullata. Così senza preavviso, con atleti e tecnici passati attraverso mille controlli, l’organizzazione della tappa di World Cup ha dovuto sottostare alla decisione del governo dell’Azerbaijan che ha chiesto e ottenuto la cancellazione dell’intera prova. PARTITA lunedì mattina dall’aeroporto della Malpensa, giunta in terra azera dopo una vera e propria odissea, fra blocchi doganali e tamponi per il Coronavirus, Vanessa Ferrari aveva ottenuto l’accesso alla finale di domani mattina senza problemi. Con un esercizio semplificato per non correre rischi, senza il celebre «tsukahara avvitato» nella prima diagonale acrobatica (il salto Silivas che in Italia eseguono solo lei e l’altra brixiana Erika Fasana), Vanessa Ferrari (12.966) era seconda subito alle spalle della compagna di colori Lara Mori (13.266). «Inutile correre rischi - il commento di Enrico Casella, il coach della ginnasta bresciana e direttore tecnico della nazionale femminile -. Anastasiia Bachynska e Marta Pihan-Kulesza erano le uniche che potevano insidiare la posizione delle nostre nel ranking generale. Quindi esercizio semplificato per poi spingere al massimo in finale. Anche Lara Mori ha fatto molto bene». Come spesso le accade Vanessa Ferrari non era particolarmente contenta del suo punteggio: «Ho fatto bene l’esercizio. Con Anna Samadello, l’allenatrice che mi segue qui a Baku e che è in stretto contatto con Casella, abbiamo deciso che non valeva la pena rischiare di inserire tutta l’acrobatica e così abbiamo optato per un esercizio più semplice. Ma non riesco a capire come hanno fatto a togliermi 4 decimi sul valore di partenza. Proprio non lo capisco neppure dopo aver riguardato il video della mia esibizione. É vero che non conta nulla, perché la qualificazione non é mai stata in discussione e in finale si sarebbe ricominciato da capo, ma non mi va giù lo stesso. Comunque stavo bene, avevo qualche ora per recuperare e poi in finale avrei sparato tutto quello che avevo, perché questa Olimpiade la volevo conquistare qui in Azerbaijan. Adesso non so. La classifica resta congelata, sono in testa, ma c’è tanta incertezza e questo ovviamente da qualsiasi angolazione la guardi, è una situazione che non mi piace e che mi mette ansia, non solo sotto l’aspetto sportivo. Se hanno deciso di sospendere la gara, nonostante i controlli, vuol dire che c’era rischio anche per noi». IN CLASSIFICA generale non cambia nulla. In testa rimane Vanessa Ferrari, ma per la qualificazione per Tokyo si dovrà attendere l’ultimo scontro in Qatar a giugno, sempre che per la gara di Baku non venga scelta una data di recupero. Ieri pomeriggio, non appena giunta la notizia dell’annullamento della prova di Baku, la Federazione italiana di ginnastica e il Coni nazionale si sono messi immediatamente alla ricerca dei voli per far rientrare ginnaste e tecnici italiani. Vanessa Ferrari e la comitiva azzurra, salvo contrattempi, dovrebbero atterrare all’aeroporto della Malpensa alle 12 dopo uno scalo a Kiev, in Ucraina. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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