IL CASO

Bonifica Caffaro, "salta" la gara: tutto da rifare

di Mauro Zappa
Si va verso l'indizione di una nuova procedura con identico valore, ma obiettivi più contenuti. Nova: "Affidamento dei lavori entro il primo semestre 2023"
I serbatoi della Caffaro
I serbatoi della Caffaro
I serbatoi della Caffaro
I serbatoi della Caffaro

E’ stata decretata questa mattina l’esclusione dell’offerta presentata dal raggruppamento temporaneo d’imprese in merito alla gara per la bonifica dello stabilimento Caffaro. Ragion per cui, ha affermato il commissario straordinario del sito di interesse nazionale Mario Nova, «stante l’assenza di offerte alternative, prendiamo atto della situazione e andiamo avanti».

Un solo partecipante alla gara

Il 14 settembre scorso, giorno dell’apertura della busta economica, un solo soggetto si era fatto avanti, proponendo uno sconto sul prezzo a base d’asta dello 0,75, a fronte di un appalto dal valore di circa 62 milioni.

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L’offerta però contemplava «riserve e condizioni di criticità escluse dal disciplinare, oltre che dalle norme generali su appalti pubblici».

Si va adesso verso l’indizione di una nuova gara, dal valore probabilmente identico alla precedente, ma finalizzata esclusivamente a tre priorità: demolizione degli impianti degli edifici, gestione della barriere idraulica e bonifica di quelle aree all’interno del sito industriale ritenute le più pericolose dal punto di vista ambientale».

In una seconda fase, e a seguito di nuovi fondi, si procederà a concludere gli interventi. «Entro il primo semestre del prossimo anno - ha dichiarato Nova - mi auguro di procedere al nuovo affidamento dei lavori».

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