LA RICERCA

Brescia seconda
città più cara
d'Italia

Secondo lo studio diffuso dall’Unione nazionale consumatori, Bolzano è in testa alla classifica dei capoluoghi e delle città con più di 150.000 abitanti più care in termini di rincari e, con un’inflazione a +1,6%, ha la maggior spesa aggiuntiva, equivalente, per una famiglia tipo, a 532 euro su base annua. Al secondo posto, Brescia dove il rialzo dei prezzi dell’1,5%, determina un aumento del costo della vita, per la famiglia media, pari a 440 euro, terza Bologna, dove l’inflazione dell’1,4% comporta un aggravio annuo di spesa di 395 euro. Trento si piazza invece al 21/o posto con un’inflazione dello 0,8% registrata a marzo ed un rincaro annuo per famiglia di 203 euro. La città più conveniente, in termini di minori rincari, è, invece, Perugia dove l’inflazione a +0,4% genera un esborso addizionale annuo di 90 euro. Al secondo posto Ancona (+0,5%, pari a 109 euro) e al terzo Cagliari, +0,6%, con un aumento del costo della vita pari a 118 euro. In testa alla classifica delle regioni più costose in termini di maggior spesa vi è il Trentino Alto Adige, che, nonostante abbia un’inflazione più bassa di Liguria e Puglia, registra, per una famiglia tipo, una batosta pari a 340 euro su base annua. Segue l’Emilia Romagna, dove l’incremento dei prezzi pari all’1,2% implica un’impennata del costo della vita pari a 326 euro, terza la Liguria, dove, pur essendoci un’inflazione all’1,4%, superiore alle prime due, si ha un salasso annuo di 310 euro. La Puglia, che registra l’inflazione più alta, pari a +1,5%, si colloca solo al quarto posto, con un aumento di spesa di 299 euro. La Sardegna si conferma la regione con meno rincari, con un’inflazione dello 0,6% che si traduce in una spesa aggiuntiva di 112 euro.

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