LA STORIA

Edo torna in campo dopo l'infortunio: «Sono felice, il calcio è la mia grande passione»

di Paola Bosaro
Il quindicenne Edoardo Giaretta in uno scontro di gioco nel Veronese si era ferito gravemente alla testa ed era stato ricoverato in intensiva
Edoardo Giaretta. Il bomber 15enne ha disputato ieri la sua prima partita in casa dopo il grave infortunio
Edoardo Giaretta. Il bomber 15enne ha disputato ieri la sua prima partita in casa dopo il grave infortunio
Edoardo Giaretta. Il bomber 15enne ha disputato ieri la sua prima partita in casa dopo il grave infortunio
Edoardo Giaretta. Il bomber 15enne ha disputato ieri la sua prima partita in casa dopo il grave infortunio

«Sono felice di tornare a giocare: temevo che mi togliessero il calcio, la mia grande passione». È passato quasi un mese dal quel fatidico 22 ottobre, quando durante uno scontro di gioco Edoardo Giaretta, 15 anni, attaccante in forza all'Under 16 della Union Scaligera Academy (squadra di calcio di Cologna Veneta, nel Veronese), è caduto a terra, ha rotolato un paio di volte e non si è più rialzato. È stato trasportato in elicottero a Borgo Trento intubato, con una commozione cerebrale, ma si è ripreso poche ore dopo essere stato sedato.

Dopo quattro giorni, è stato dimesso dall'ospedale, e dopo soli sei giorni era già a scuola, al secondo anno del liceo Scientifico di Cologna. «Sai, mamma, ci sono le elezioni dei rappresentanti di classe, ho intenzione di farmi rieleggere». Così il quindicenne ha convinto mamma Francesca a farlo tornare a lezione. 

La prima partita in casa

È pieno di risorse Edoardo. Non è soltanto leader al liceo, dove peraltro ha ottimi risultati. È un leader anche in campo. È il bomber della sua squadra. E il capocannoniere dell'intero campionato Allievi, con nove gol all'attivo, sebbene abbia perso tre gare, a causa dell'infortunio. Ieri, nel vederlo palleggiare con i compagni durante il riscaldamento, sembrava che non fosse mai accaduto nulla di grave. C'era una differenza però, rispetto al passato. Edoardo indossava un caschetto nero simile a quello dei giocatori di rugby. I medici gli hanno consigliato di portarlo per evitare traumi alla testa.

«Lo devo tenere per un mese quando mi alleno e quando gioco, per precauzione», spiega. Durante i primi allenamenti dopo il ricovero, mister Marco Scarsetto ha evitato di fargli eseguire esercizi che prevedessero contrasti fra giocatori, poi però ha ripreso normalmente. Sabato scorso, ha fatto il suo ritorno in campo in una partita a Monteforte. 

Il rientro in campo: dieci minuti e un gol

Ha giocato solo 10 minuti ma ha segnato un gol. «Hanno lanciato un pallone in avanti, l'ho raccolto e sono corso verso la porta, il portiere è uscito, proprio come il 22 ottobre», riferisce il ragazzo. «Ci ho pensato un attimo, poi ho proseguito l'azione. Ho alzato il pallone e l'ho depositato in rete».

Se la mamma «muore» giustamente di ansia nel vederlo in campo, papà Andrea Giaretta, invece, è molto orgoglioso del suo giovanotto e lo incoraggia sempre. Il sostegno dei familiari, ma soprattutto degli amici, dei compagni di calcio e perfino degli avversari, è stato fondamentale. «Mi sono stati tutti molto vicini, con messaggi e telefonate, li ringrazio di cuore», sorride Edoardo. 

L’incidente di gioco

Del grave scontro di quel pomeriggio non ricorda nulla. Era iniziato da poco il secondo tempo della partita USA - Trevenzuolo. Un compagno ha calciato lungo per Edoardo, pronto a fiondarsi verso la porta avversaria. Attaccante della Union Scaligera e portiere del Trevenzuolo si sono scontrati, entrambi alla ricerca del pallone. Edoardo ha rimediato un forte colpo sullo sterno ed è caduto su un fianco, battendo violentemente il capo.

Ha perso conoscenza e non l'ha più ripresa, fino al risveglio su un letto della Terapia intensiva dell’ospedale di Borgo Trento, otto ore dopo quel terribile incidente che ha tenuto tutti col fiato sospeso. «Ricordo solo che c'era un gruppo di miei amici che era venuto a tifare per noi», rivela l'attaccante gialloblù. «Mi hanno incitato con un "dai Giare" e mi hanno caricato, poi non so più nulla. Ho visto il video dell'infortunio sul cellulare di papà».

Ieri, per la cronaca, l'USA Academy ha battuto 2 a 1 l’Isola della Scala. Giaretta non ha segnato, però ha colpito un palo e ha fornito i due assist per i gol dei compagni. Un rientro da incorniciare. E tanti abbracci dai compagni, dal mister e da mamma e papà.

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