Cuore Brescia:
1-1 col Pordenone
in 10 contro 11

Torregrossa e Bjarnason dopo l'1-1
Torregrossa e Bjarnason dopo l'1-1
Torregrossa e Bjarnason dopo l'1-1
Torregrossa e Bjarnason dopo l'1-1

In 10 contro 11 per 40 minuti il Brescia strappa a Lignano Sabbiadoro un prezioso pari in rimonta al Pordenone: 1-1. Dopo la spettacolare vittoria contro la Salernitana, un passo indietro sul piano del gioco dovuto alla stanchezza (terza partita in 8 giorni) e alle condizioni non ottimali di diversi elementi, oltre alle solite numerose assenze. Pur in emergenza e in inferiorità numerica, la squadra biancazzurra dimostra carattere. 
Visti gli impegni riavvicinati Dionigi fa turnover: rispetto a sabato spazio a Mangraviti, Bjarnason, Labojko e Zmrhal dall’inizio, con Dessena, Jagiello, Rgusa in panchina (e Chancellor out). A Lignano si mette male già al 5’ quando Diaw si beve Mangraviti. Sabelli e Van de Looi si procurano occasioni interessanti ma non timbrano, mentre Joronen compie un prodigio per evitare il 2-0 su Scavone. 
Nella ripresa il Brescia spinge e pareggia con al 7’ con un tiro di Spalek deviato inavvertitamente da Bassoli. Peccato che subito dopo Van de Looi si faccia cacciare per doppia ammonizione. Dionigi non perde tempo e passa dal 4-3-2-1 al 3-5-1 inserendo Dessena per Zmrhal. Poi toglie Bjarnason e Spalek per mandare in campo Jagiello e Ragusa. Infine tocca a Papetti e Ayé per Labojko e Torregrossa. Joronen vola a sventare una conclusione di Ciurria. Poi il portiere s’infortuna nel finale, ma il Brescia resiste. 

 

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