«È la battaglia di una piccola matita italiana contro la prepotenza di un colosso mondiale». Susanna Martucci Fortuna, amministratore delegato e fondatore di “Alisea srl” - società che ha sede in città in Strada Ponte del Marchese - sintetizza così la battaglia legale che vedrà opposte, davanti al tribunale delle Imprese di Venezia, da una parte “Alisea”, appunto e dall’altra niente meno che la “Apple”, l’azienda della “mela” fondata da Steve Jobs, Steve Wozniak, Ronald Wayne, e Mike Markkula, con sede a Cupertino, in California.
A trascinare in tribunale la Apple è l'azienda vicentina Alisea
A trascinare in tribunale il colosso a Stelle e strisce (la prima udienza si terrà lunedì 29 maggio) è stata proprio la fondatrice di “Alisea” dopo essersi accorta che la “Apple” quando nel 2018 ha messo in commercio la “ApplePencil 2 generation” (una sorta di matita di ultima generazione utilizzabile anche per scrivere sui dispositivo elettronici) avrebbe di fatto copiato “perpetua” ovvero la matita “tecnologica” brevettata dall’azienda vicentina quattro anni prima, nel 2014.
Apple avrebbe copiato la matita "Perpetua"
«Perpetua è un prodotto di nicchia, di una piccola azienda di nicchia, in un Paese dove però la nicchia costituisce la maggiore e la più estesa delle diverse realtà aziendali esistenti e, soprattutto, dove la nicchia costituisce, spesso e volentieri, l’eccellenza e l’innovatività in molteplici settori industriali», puntualizza la fondatrice di “Alisea”. Che poi aggiunge: «Riteniamo che la “Apple”, un colosso, si sia illegittimamente appropriata di caratteristiche proprie della nostra “Perpetua” per la produzione, commercializzazione e pubblicizzazione nel mercato europeo del prodotto “ApplePencil 2 generation”, violando così i suoi diritti di proprietà intellettuale e industriale e ponendo in essere condotte di concorrenza sleale». Da qui, allora, la decisione di avviare la causa e di darsi appuntamento in tribunale.
L'ad di Alisea: «Hanno già scatenato la loro potenza di fuoco. Ma non mi intimoriscono»
Anche se i vertici di “Alisea”, prima dello scontro giudiziario, avevano comunque cercato un’interlocuzione con la società di Cupertino. «Per un anno abbiamo mandato alla “Apple” tutti i documenti che ci avevano chiesto - spiega Susanna Martucci Fortuna -. Abbiamo cercato di essere collaborativi al massimo pensando e sperando di poter arrivare a risolvere questa controversia parlandoci; confrontandoci seduti a un tavolo. Ma a un certo punto, da parte loro, c’è stata la chiusura totale. Non hanno più voluto parlare e nemmeno ascoltare. E allora abbiamo deciso di rivolgerci al tribunale. Loro come risposta hanno già cominciato a scatenare la potenza di fuoco di cui sono capaci. Ma questo non mi intimorisce. Non mi fa alcuna paura. Io non so se alla fine mi daranno ragione però voglio combattere la mia battaglia. Fino in fondo, contro l’arroganza che hanno dimostrato. Sarà la sfida tra una piccola azienda contro un colosso mondiale».
Chi è Alisea
“Alisea srl” è una società “benefit” presente sul mercato dal 1994 che opera nell’ambito dell’economia circolare e - che, trasformando tramite procedimenti produttivi innovativi e tecnologici, materiali di scarto derivanti dalla raccolta differenziata o dagli scarti della lavorazione industriale, riutilizza gli stessi per la creazione-produzione di oggetti di design Made in Italy. Come nel caso di “Perpetua”: una matita, o meglio un dispositivo di scrittura “multifunzionale”, essendo utilizzabile anche su qualsiasi superficie touchscreen, oltre che su carta, realizzata in zantech, un materiale innovativo prodotto da Alisea stessa e realizzato con il 100 per cento di polvere di grafite riciclata.
«Questo materiale - continua la fondatrice di “Alisea” - ci ha dato accesso a un brevetto di processo produttivo. E oggi siamo l’unica azienda che produce matite nel nostro Paese. Perpetua, in particolare, ha delle caratteristiche nel suo genere, uniche: può scrivere anche se priva di punta, è utilizzabile sia su carta sia su tablet, non è soggetta a rottura se sottoposta a un urto o caduta accidentale; è priva di colle e vernici protettive, ha un ciclo di vita circa 20 volte superiore rispetto alle semplici matite, l’abbiamo resa anche magnetica». E soprattutto dovrebbe essere stata un brevetto unico visto che il copyright del suo design è stato depositato praticamente in tutto il mondo. «Non sto cercando di arricchirmi - conclude Susanna Martucci Fortuna - però non voglio nemmeno dover sottostare all’arroganza dei grandi che fanno la voce grossa con i “piccoli”».