LA FAME PROFANA DI UN PASTO SACRO
Un porco e un prete. Un paesino inquietante, un luogo e un tempo imprecisato, dove la superstizione non è tanto fenomeno di costume quanto atmosfera morbosa e corrotta. «Il battesimo del porco», uscito per la bresciana MalEdizioni, è una graphic novel breve e densa, fulminante come la fantasia dello sceneggiatore Marco Taddei e profonda come la grafite del disegnatore Samuele Canestrari. Al porco hanno fatto il malocchio, bisogna battezzarlo o la sua non sarà «carne di cristiano», ma «carne blasfema… corrotta dalla piaga»: a occuparsene il parroco, pronto a barattare il sacro ministero con ben più profani prosciutti e salsicce. Inganno e rivalsa, potere e magìa, cancrena e voluttà si mescolano in questa storia di tono cupo e sviluppo grottesco, ma impianto narrativo limpido e brillante. Taddei, scrittore e sceneggiatore, si è affermato nel 2016 con il fumetto Anubi, vincitore di svariati premi. «HO CONOSCIUTO Samuele in un bar di Bologna - racconta - avevo già visto i suoi lavori e mi erano piaciuti; gli ho proposto questa sceneggiatura, perfetta per il suo stile». L’idea per la graphic novel gli è venuta da una frase colta in un resoconto radiofonico sulla Lucania degli anni Cinquanta: «Tre parole: “battesimo del porco”. Una folgorazione, ho buttato giù subito la storia. Le tradizioni mi affascinano: il mondo contadino, pieno di folklore, è un serbatoio incredibile, un impasto di sacro e profano che mi piace rigirarmi tra le mani. Il sincretismo tra cristianesimo e superstizione crea cose assurde, con torbidi personaggi e antichi saperi che prendono il sopravvento». Un ambiente in cui Canestrari si è tuffato a capofitto: «La storia mi faceva eco, l’ho sentita subito mia. Sia l’autore che l’editore mi hanno lasciato grandissima libertà: a me piace occuparmi di tutto, compresa stampa e tipografia. I testi sono scritti a mano da me». Canestrari ha un modo di lavorare tutto suo: «Cerco di uscire dalla gabbia del fumetto classico: non uso le tavole, ma singoli disegni che poi assemblo». La sua matita è di una precisione surreale: le pieghe di grasso del porco, il piglio arrogante del prete, la guancia cascante di un vecchio o le macchie sulla sua pelle avvizzita sono resi con tanta fedeltà da farcele toccare. «Alle superiori ho studiato cinema e animazione: muovo i personaggi come un regista muove gli attori. Il parroco è ispirato al padre della mia compagna Noemi: abbiamo passato ore a cercare espressioni e provare pose da fissare su carta. Mi ispiro anche a Mario Giacomelli, grande fotografo di vecchi: sulla scrivania ho un suo libro che apro sempre prima di mettermi a disegnare». Da due menti tanto originali è nato un piccolo capolavoro, che diversi autori hanno omaggiato con la loro versione del porco: i disegni sono visibili sulla pagina Instagram di MalEdizioni. Il libro, disponibile in fumetteria e online a 12 euro, verrà presentato oggi alle 18.30 sulla pagina Facebook Duluth Comix. •
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