La meglio gioventù è sotto i riflettori del Teatro Grande
Il Festival Pianistico Internazionale ospita stasera sul palcoscenico del Teatro Grande il ritorno di un giovane fuoriclasse: Alexander Malofeev, pianista russo classe 2001, salito alla ribalta delle cronache grazie alla vittoria del Primo Premio al Concorso Tchaikovsky per giovani musicisti nel 2014. Il giovane Malofeev è poi divenuto celebre in terra bresciana ricevendo lo scorso anno il Premio Ubi Banca «Giovane Talento Musicale». E proprio in occasione di questo speciale concerto, Stefano Vittorio Kuhn, Responsabile Macro Area Territoriale Brescia Nord Est di Ubi Banca, consegnerà ad Antonio Mascherpa il Premio «Giovane Talento dell’anno del Conservatorio Luca Marenzio di Brescia» istituito da Ubi Banca. Tra le motivazioni del riconoscimento al giovane trombonista camuno, diciottenne ma già vincitore di importanti concorsi nazionali, «Talento, musicalità, suono eccellente e sicurezza tecnica che lo proiettano autorevolmente tra i futuri protagonisti della scena musicale». Il récital di Alexander Malofeev sarà trasmesso in diretta da Radio Rai su Radio Tre Suite (conduce Oreste Bossini). E il pubblico bresciano potrà ascoltare 5 grandi brani tratti dalla letteratura pianistica fra Ottocento e Novecento. IL GIOVANE pianista russo inizierà con Schubert eseguendo la piccola «Sonata n.15, op. 120»; il tono affettivo e intimo e l’indicibile fascino del secondo tema incluso nel finale l’hanno resa una delle più amate dal pubblico ottocentesco. Anche la celebre Sonata n.23, n.57 detta «Appassionata», di Beethoven entrò ben presto nel cuore degli amanti della musica per pianoforte. Per la sua drammaticità imperativa, questa sonata fu considerata a lungo come il capolavoro più rappresentativo del periodo eroico. Scontri e di riappacificazioni, di emozioni e di poesia. Sarà poi interessante ascoltare la trascrizione della Suite da «Lo Schiaccianoci» di Piotr Ilic Tchaikovsky eseguita da Pletnev. Sempre di Tchaikovsky, Alexander Malofeev eseguirà il gentile pezzo salottiero «Dumka», in do minore. Delizia melodica, romanticismo ballabile che addolcisce le origini più schiettamente russe dei temi e dei ritmi. Come ultimo brano, il giovane pianista russo ha scelto di eseguire la «Sonata n.7 in si bemolle maggiore, op. 83» di Sergej Prokofiev. Questa eccezionale Sonata concentra in sé i caratteri salienti dello stile del compositore: i contrasti fra aggressività percussiva e violenza ritmica da un lato e sensualità melodica, post-romantica dall'altro. I biglietti ancora disponibili sono in vendita alla biglietteria del Teatro Grande dalle 15.30. Il concerto avrà inizio alle 21. •
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