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cartellino rosso per Giua
Vincenzo Corbetta Il Brescia mostra il cartellino rosso a Giua ma il pericolo è che così si diano comodi alibi all’allenatore e alla squadra. La classifica deficitaria non si può spiegare con i fischi stonati e con la pandemia. Anche, non solo. Ma l’intervento del responsabile dell’area tecnica e di mercato Giorgio Perinetti sull’arbitraggio di Giua ha solide fondamenta: «Il Brescia ha un’autonomia limitata, Giua due pesi e due misure», l’incipit del commento di Bresciaoggi all’1-2 interno contro il Frosinone. Così è stato. E Perinetti, nella nota pubblicata sul sito ufficiale biancazzurro, non si nasconde dietro alle parole: «Purtroppo, con rammarico - si legge nel comunicato -, abbiamo dovuto constatare una gestione della gara da parte del signor Giua assolutamente insufficiente e caratterizzata da decisioni per nulla omogenee». DUE PESI E DUE MISURE, appunto. Severissimo con i giocatori di Lopez, puniti al minimo contatto; permissivo con quelli del Frosinone: «Il Brescia, pur facendo la partita - prosegue il responsabile dell’area tecnica -, è stato tartassato continuamente da fischi inopportuni e cartellini gialli che hanno portato all’espulsione di Bjarnason in soli 3 minuti per 2 falli veniali». Perinetti ricorda che «il club non ha mai fatto polemica o contestato le decisioni arbitrali in riferimento a singoli episodi di gara come rigori negati o altro, ma stavolta l gestione di Giua si è rivelata assolutamente inadeguata». La conclusione è l’augurio che «si sia trattato solo di una giornata sfortunata». Già, deve essere proprio sfortunato il Brescia con Giua, sardo come Cellino (uno di Olbia, l’altro di Cagliari). Il 19 febbraio scorso, prima giornata di ritorno del campionato di Serie A, Balotelli venne espulso 7 minuti dopo il suo ingresso nella gara contro il Cagliari: ammonito per un intervento più scomposto che cattivo su Pisacane (un duello aereo a centrocampo), l’attaccante bresciano - arrabbiato perché era in diffida e dunque costretto a saltare la sfida successiva con il «suo» Milan - con un gesto della mano mandò a quel paese Giua che estrasse subito il rosso. Balotelli può ritenersi fortunato: sabato Bjarnason è rimasto in campo ancora meno, 4 minuti, prima di venire ammonito 2 volte per interventi - ha ragione Perinetti - veniali. E 4 è il voto che, in entrambe le occasioni, Bresciaoggi ha assegnato al direttore di gara di Olbia. Però, guai a indicare i fischi stonati come causa principale dello stentato avvio di campionato. Il presidente Cellino in estate, ha mantenuto ciò che ha promesso: ha ceduto solo Tonali e tenuto tutti i big, forte di contratti pluriennali liberamente sottoscritti a suo tempo dai giocatori e dai loro agenti. Sulla carta Lopez ha un gruppo da primi 5 posti. Perinetti, sempre nella nota pubblicata sul web, si esprime così sull’argomento: «La squadra sta vivendo un momento molto delicato e particolare dovuto agli infortuni che in questi mesi hanno fermato 4 calciatori per un periodo prolungato - le sue parole -. Oltretutto non possiamo non considerare che il Coronavirus ha dimezzato la rosa in due occasioni, nonostante i controlli che il Club effettua in continuazione e con precisione. Il Covid-19 in questa annata è un fattore». LO È PER TUTTI, tanto che Perinetti assicura subito di non cercare alibi: «Al di là delle assenze che Mister Lopez è stato costretto a fronteggiare, c’è da contare che queste defezioni creano, e hanno creato, difficoltà affinché la rosa potesse entrare in condizione in modo omogeneo». Tutto vero. Però il Brescia ha vinto solo 2 partite finora. E il valore della rosa, anche rimaneggiata, è testimoniato dal fatto che, lo dice Perinetti, «nel primo tempo della sfida contro il Frosinone la squadra ha mostrato un ottimo calcio esibendosi in una delle prestazioni più belle dall’inizio del campionato a testimonianza dell’abnegazione dei ragazzi e dell’incisività del lavoro del tecnico». Incisività che non è confermata dalla classifica, deficitaria. Il Brescia vinceva poco pure prima di ritrovare sulla propria strada il disastroso Giua. • © RIPRODUZIONE RISERVATA
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