Papetti croce e delizia «Piano piano, cresciamo»
Sono rari i casi di difensori diciottenni che vantano un gol in Serie A e nessuno in Serie B. Di norma questi giovanotti hanno due possibili destini: o spariscono dai radar nel giro di pochi anni (dimostrando che il gol in A era stato un caso) o diventano campioni assoluti. Per seguire quest’ultima via, Andrea Papetti ha iniziato cancellando ogni sospetto sulla prima. Con il Venezia ha pareggiato i conti di una carriera lunga appena 17 partite: primo gol in A il 5 luglio, primo in B il 21 novembre. Sono i due poli di una crescita continua che ha vissuto qualche pausa (vedi il primo gol del Venezia) ma ha anche già mostrato tanta luce. PAPETTI è uno che dimostra di saper bruciare le tappe anche davanti ai microfoni. Ha appreso la prima regola del calciatore: mai parlare di sé ma girare tutto al contesto di squadra. «Sono contento per il gol, è una bellissima emozione però dobbiamo pensare a vincere e continuare a fare punti - premette -. Siamo un po’ dispiaciuti del risultato, Lopez ci insegna che il pari equivale a due punti persi e il nostro obiettivo è vincere sempre». SU LOPEZ, POI, Papetti si lascia andare a un lungo ringraziamento. «È stato lui a darmi la possibilità di stare nei grandi e di questo non posso che essergli grato - dice -. Lo ringrazio ogni giorno e cerco sempre di apprendere il massimo da quello che mi dice e dai consigli che mi dà così come raccolgo quello che mi dicono i compagni». Con Mangraviti, in particolare, sembra esserci grande feeling. Una coppia di centrali figlia del vivaio, fiore all’occhiello del settore giovanile biancazzurro. «È bellissimo fare squadra con Massimiliano nel Brescia. Siamo giovani, siamo affiatati e abbiamo sempre voglia di giocare e di lavorare insieme. Abbiamo 40 anni in due ma piano piano ci faremo strada, mettendocela tutta e continuando ad imparare giorno dopo giorno. Entrambi siamo cresciuti nel settore giovanile del Brescia, c’è una bella storia dietro e questo ci rende ancora più felici». DI ERRORI, come quello che è costato l’1-1, meglio non parlare. Resta una macchia evidente su una partita in cui Papetti è stato croce e delizia. Di buono c’è però l’intenzione messa nell’ultima capocciata così come il punto che quella conclusione vincente porta in dote alla classifica del Brescia. «Piano piano arriveranno anche i risultati - assicura il diciottenne difensore centrale, già alla seconda stagione fra i professionisti con la V stampata sul petto -. Dobbiamo continuare a lavorare e fare quello che stiamo facendo, il resto verrà da sé». COSÌ COME, a giudicare dalle sue parole, verrà da sé il ritorno dal primo minuto della coppia-gol Torregrossa-Donnarumma. Un duo che nel finale della sfida con il Venezia ha ricordato a tutti cos’è capace di fare. Questione di feeling (da anni). «Sono due giocatori fortissimi che si intendono benissimo - osserva -. Averli con noi è importantissimo dato che già due anni fa erano stati la coppia migliore del campionato. So che ci aiuteranno a raggiungere il nostro obiettivo, che è il ritorno immediato in Serie A. Ce la metteremo tutta per riuscirci». Papetti ci proverà da inamovibile. Dal 9 marzo, giorno del debutto a Reggio Emilia con il Sassuolo, ha saltato solamente una gara per scelta tecnica (lo sciagurato 2-6 con l’Atalanta) e tre per squalifica. Per il resto c’è sempre stato e non è difficile capire perché.
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