L’ALLARME

Costi, una minaccia per stalle e formaggi

L’allarme viene rilanciato da Coldiretti

A causa del caro bollette quasi una stalla su dieci (9%) è in una situazione così critica da portare alla chiusura, con rischi per l’ambiente, l’economia e l’occupazione ma anche per la sopravvivenza del patrimonio agroalimentare made in Italy, a partire dai suoi formaggi più tipici della montagna. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti, preoccupata dal rischio scomparsa di molte delle eccellenze casearie italiane, ricchezza del patrimonio di biodiversità italiana, salvate dal lavoro delle famiglie di agricoltori e allevatori. In provincia di Brescia la situazione è drammatica, le aziende sono in grossa difficoltà. «Con i costi delle materie prime come mais e foraggi alle stelle, la siccità e i costi dell’energia triplicati - testimonia Nicola Chiarini allevatore di Montichiari con 200 vacche in lattazione - senza una svolta saremo costretti ad attivare misure drastiche di contenimento delle spese». L’ultimo stop annunciato - rileva la Coldiretti - è quello di Latte Trento che, a causa dei costi, ha bloccato la produzione di Trentingrana con la chiusura del caseificio di Pinzolo con difficoltà a consegnare i prodotti dell’azienda ai supermercati che restano con gli scaffali vuoti. A strozzare gli allevatori italiani è una esplosione delle spese in media del 60% legata ai rincari energetici, che arriva fino al 95% dei mangimi, al 110% per il gasolio e addirittura al 500% delle bollette per l’elettricità necessaria ad alimentare anche i sistemi di mungitura e conservazione del latte, come emerge dall’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Crea. •. A.Baff. © RIPRODUZIONE RISERVATA