IL PROGETTO

«Fuori Classe»: a scuola s’impara il made in Italy

di Adriano Baffelli
Con un format dinamico e innovativo sono coinvolti 15 mila studenti «Campionati dell'Agricoltura»: protagoniste le quarte della primaria
Con Coldiretti gli studenti imparano a conoscere il made in Italy e l’importanza di una corretta alimentazioneMassimo Albano e Sara Vecchiati
Con Coldiretti gli studenti imparano a conoscere il made in Italy e l’importanza di una corretta alimentazioneMassimo Albano e Sara Vecchiati
Con Coldiretti gli studenti imparano a conoscere il made in Italy e l’importanza di una corretta alimentazioneMassimo Albano e Sara Vecchiati
Con Coldiretti gli studenti imparano a conoscere il made in Italy e l’importanza di una corretta alimentazioneMassimo Albano e Sara Vecchiati

Aprile è il mese che tiene a battesimo i «Campionati dell’Agricoltura», manifestazione alla seconda edizione, promossa da Coldiretti Brescia e riservata alle classi quarte della scuola primaria di primo grado. Tra i primi ad essere coinvolti gli studenti di Mazzano, Pontevico e Trenzano. Mentre sono in corso altre entusiasmanti sfide sono in molti a trepidare in attesa della finalissima prevista per la fine del mese. La sfida si inserisce nell’iniziativa didattica «Fuori Classe con Coldiretti», riproposta dall’organizzazione agricola bresciana anche quest’anno, capace di coinvolgere 15 mila ragazzi di tutti i livelli scolastici di tutta la provincia, grazie a un format rinnovato e dinamico, nel quale ricadono i Campionati, iniziati con un collegamento online tra la sede di Coldiretti Brescia e gli istituti scolastici coinvolti, all’insegna di domande quali: Sai cosa mangi? Rispetti la natura? Conosci gli animali? Un modo per portare nelle classi i temi e i valori del mondo agricolo. «L’educazione alimentare è la chiave per crescere nuove generazioni più consapevoli, attente al proprio stile di vita e all’ambiente attraverso lo studio dell’educazione civica - interviene Valter Giacomelli presidente di Coldiretti Brescia -: non solo, il percorso rientra in un importante progetto di valorizzazione della filiera agroalimentare bresciana e del vero made in Italy, più che mai fondamentale in questo momento di difficoltà per le realtà agricole». A presentare il progetto, con il direttore Massimo Albano e lo staff di Coldiretti, la referente scuola dell’ufficio territoriale scolastico di Brescia Federica Di Cosimo. «Le adesioni al progetto Coldiretti quest’anno si sono moltiplicate, a testimonianza della validità di un’iniziativa che offre agli studenti una vera esperienza di cittadinanza, da raccontare e da ricordare negli anni - ha sottolineato -. Un’esperienza che permette loro di partire dalla terra, dai suoi valori e dalle relative opportunità per il futuro. Rafforziamo così il lavoro sinergico attivato a Brescia: un circolo educativo virtuoso che ha fatto parlare di sé anche a livello nazionale, auspicando una sempre maggiore disseminazione culturale e operativa nei diversi territori». Di educazione alimentare e consapevolezza delle prossime generazioni di consumatori ha parlato anche Fabio Rolfi, assessore con delega per Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, commentando l’iniziativa. «Il cibo è cultura e l’educazione alimentare deve necessariamente entrare a scuola - ha rimarcato l’assessore -: tutto questo per fare in modo che i nostri ragazzi abbiano coscienza di ciò che mangiano e diventino consumatori consapevoli. Questo significa alzare la qualità della vita, promuovere abitudini sane e contribuire alla sostenibilità. Il primo modo per difendere l’ambiente è quello di consumare prodotti locali e stagionali, e solo con la corretta informazione nelle scuole possiamo raggiungere questi obiettivi». Il progetto scuola prevede anche quest’anno l’utilizzo di video, realizzati e forniti da Coldiretti Brescia alle classi iscritte, sul tema dell’educazione alimentare, delle filiere agroalimentari, della fattoria didattica e dell’innovazione. Attraverso questi strumenti digitali i ragazzi si avvicinano al mondo Coldiretti e ai suoi valori, ma anche ai settori dell’agricoltura bresciana, dalla filiera zootecnica a quella vitivinicola, dal mondo delle api alla caseificazione del latte in formaggio, fino alla filiera di frutta e verdura. Altrettanto importanti, i temi della biodiversità animale e vegetale, il riciclo e la riduzione degli sprechi, la stagionalità e la provenienza degli alimenti e la promozione di una cittadinanza consapevole e attiva. Il progetto consente ai ragazzi di vivere in modo innovativo ed efficace il mondo agroalimentare. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA