L’AZIENDA

La Regina del Bosco: la forza delle lumache

di Adriano Baffelli
Una linea cosmetica partendo dalla bava enzimatica delle chiocciole Il sogno nel cassetto e prossimo obiettivo: gli integratori alimentari

Nata nel 2015, l’azienda agricola elicicola La Regina del Bosco è impegnata nello sviluppo del progetto che «sin dall’inizio ci ha aiutate a credere in un’agricoltura diversificata, che permetta di salvaguardare il territorio, il suolo e l’ambiente in cui sono inseriti gli allevamenti - sottolineano le protagoniste dell’iniziativa, le gemelle - classe 1991 - Manola e Tania Bosio -. Ogni giorno significa ricerca e ha un valore inestimabile. Lo è il terreno privo di inquinanti. Lo sono i gusci che grazie alla presenza della madreperla possono essere usati anche in mosaici o in gioielleria. Il progetto elicicoltura per noi è anche battaglia contro lo spreco alimentare vegetale». L’iniziativa delle gemelle, all’insegna dell’entusiasmo, è seguita con attenzione dai genitori, Elena e Roberto, impresario edile che ha diversificato gli investimenti, aiutando con convinzione il progetto delle figlie. «Senza il supporto economico da parte dei nostri genitori - sottolinea riconoscente Manola Bosio - che hanno creduto prima di tutto in noi e nel progetto, investendo e aspettando con noi alcuni dei frutti che stiamo raccogliendo dopo anni di costanza, sacrifici e investimenti, non saremmo arrivate dove siamo ora». Negli allevamenti adagiati tra le colline moreniche della Franciacorta, a Passirano e nella frazione di Monterotondo, mentre la sede legale si trova a Travagliato, è impossibile contare il numero esatto delle lumache. La stima è tra i 2,7 - 3 milioni per allevamento. Le chiocciole sono allevate con regimi rigidi e attenti alla cura e alla qualità. L’attenzione parte dall’alimentazione esclusivamente vegetale e stagionale per risultati ottimali e caratteristiche apprezzate dal mercato. «La nostra bava di lumaca enzimatica è estratta con un metodo non invasivo per la chiocciola con macchinari certificati non cruenti per la salute e il benessere animale - spiegano le imprenditrici agricole -. La nostra piccola Helix vive in un ambiente protetto, segue un’alimentazione vegetale, selezionata, nota come dei ‘5 colori’, che segue i ritmi della natura e per questo la rispettiamo». Manola Bosio racconta che, grazie a questa iniziativa, con la gemella Tania, ha imparato a condividere le ricerche effettuate creando eventi e una rete d’impresa, costruendo insieme ad altri produttori la filiera italiana. La bava di lumaca enzimatica è unica e irriproducibile, se non in natura, e per questo credono in ricerca e sviluppo continui e producono in un laboratorio estrattivo che premia la tracciabilità e il made in Italy. «Le lumachine ci donano la loro preziosa bava di lumaca ‘viva’ - precisa Manola Bosio - dalla quale prende il nome la linea cosmetica, e non lo fa da sola. Crediamo nella corretta alimentazione e in un’estrazione non cruenta. Lavoriamo a preservare un’autoconservazione di 18 mesi. Crediamo nella possibilità di produrre integratori alimentari a base di estratto di bava di lumaca enzimatica, uno dei nostri sogni nel cassetto, nonché attuale progetto di nuovo sviluppo. E si pone attenzione alle proprietà nutraceutiche dell’ingrediente base». La Regina del Bosco pratica una produzione all’insegna di sicurezza e qualità, con il supporto di un laboratorio realizzato secondo le vigenti normative. Una strada seguita nella convinzione di anticipare con successo un positivo aspetto dell’agricoltura. «Guardiamo al futuro e alle prospettive di utilizzo della bava anche in campo medico, cosmetico e veterinario», concludono le gemelle Bosio. L’azienda - protagonista anche nell’ambito dell’Oscar Green di Coldiretti - ha ottenuto il riconoscimento di Qualità Italiana e una medaglia di bronzo all’International Taste Awards. La partecipazione al circuito Cibo di Mezzo ha permesso alla realtà franciacortina di presentare e far conoscere il prodotto nell’alta ristorazione. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA