IL PROGETTO

Mais Domani investe sulle tecnologie al top

Realizzato da «Informatore Agrario» con due partner
Il mais è al centro di un progetto che investe sulle nuove tecnologie
Il mais è al centro di un progetto che investe sulle nuove tecnologie
Il mais è al centro di un progetto che investe sulle nuove tecnologie
Il mais è al centro di un progetto che investe sulle nuove tecnologie

Il progetto Mais Domani, realizzato dalla società editrice «L’Informatore Agrario» in sinergia con Condifesa Lombardia Nord Est e il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (Disafa) dell’università di Torino, si pone come principale obiettivo quello «di mettere alla prova le migliori tecnologie disponibili sul mercato per produrre granella e trinciato di mais sostenibile sia dal punto di vista ambientale, che economico». Come spiegano i promotori, «Mais Domani è una vera e propria sperimentazione di campo che copre oltre 4 ettari: protagoniste del progetto sono cinque isole dell’innovazione, cioè sistemi di parcelle, dedicati rispettivamente a Genetica e Concia Biostimolante, Densità di Semina, Diserbo, Irrigazione e Sostenibilità, ognuno dei quali si suddivide in tesi sperimentali dove vengono testate le strategie agronomiche più innovative per la coltivazione del mais». L’esperienza, iniziata in aprile, segue l’intero percorso della coltura dalle lavorazioni del suolo in presemina per arrivare alla raccolta. Il «campo di prova» delle innovazioni tecniche è realizzato su un appezzamento unico all’interno dell’azienda «Visini» in località «La Marocchina» a Comezzano Cizzago. L’azienda è a indirizzo colturale maidicolo, irriga a scorrimento (vicinanza a canale Oglio) ed è dotata di terreni di medio impasto. L’iniziativa prevede monitoraggi e valutazioni sperimentali, con interventi dei tecnici di Condifesa Lombardia Nord Est e dei responsabili del Disafa dell’ateneo torinese sulla base di un protocollo scientifico studiato ad hoc. I monitoraggi riguardano, ad esempio, densità colturale in diversi stadi fenologici ed eventuali attacchi da fitofagi; ed ancora, vigore di partenza della coltura, produzione di granella, contenuto in amido, proteine e grassi, micotossine alla raccolta. Obiettivo anche su indici di efficienza nell’uso dell’azoto e dell’acqua, indici nutrizionali del trinciato, bilancio economico e stima della redditività delle soluzioni adottate.•. A.Baff. © RIPRODUZIONE RISERVATA