LA COOPERATIVA

Rocche dei Vignali firma la qualità a «km zero»

di Adriano Baffelli
Oltre ai vini, prodotti combinando al meglio tradizione e innovazione, l'azienda offre una gamma con il top dell'enogastronomia camuna
Una veduta dall’alto del vigneto Salvetti Cà de la Luce a Breno della Cantina Rocche dei VignaliIl presidente Gianluigi Bontempi
Una veduta dall’alto del vigneto Salvetti Cà de la Luce a Breno della Cantina Rocche dei VignaliIl presidente Gianluigi Bontempi
Una veduta dall’alto del vigneto Salvetti Cà de la Luce a Breno della Cantina Rocche dei VignaliIl presidente Gianluigi Bontempi
Una veduta dall’alto del vigneto Salvetti Cà de la Luce a Breno della Cantina Rocche dei VignaliIl presidente Gianluigi Bontempi

La cantina Rocche dei Vignali, nata nel 2003 per iniziativa di un piccolo gruppo di agricoltori, oggi conta una ventina di soci e una superficie coltivata di dodici ettari nel territorio dell’Igt Valcamonica. L’azienda è in località Sant a Losine, nella media Valle dell’Oglio, poco dopo aver superato, salendo in direzione del Tonale, l’abitato di Breno.

«Qui il vino prende forma in un ambiente controllato ottimale, che ne rispetta a pieno le caratteristiche organolettiche. La sintesi di tradizione e innovazione, unita all’esperienza maturata negli anni, consente di ottenere prodotti di grande qualità», commenta Gianluigi Bontempi, presidente della Cooperativa Rocche dei Vignali. All’interno della cantina c’è anche un punto vendita, «Sapori di Valle Camonica», dove è possibile trovare il meglio dell’enogastronomia camuna: formaggi, salumi, farine e derivati, miele, tisane e tanti altri prodotti provenienti dalle aziende agricole del comprensorio. Il posto ideale per quanti, peraltro sempre più numerosi, cercano la qualità a «chilometro zero». La realtà segue un metodo di coltivazione tecnicamente definita «lotta integrata, biologica non certificata». Consistente il numero dei vini disponibili: Metodo classico Vsq brut nature «Dess»; vino bianco «Ca’ de la luce» e rosso «Impronte». Gli Igt bianchi: «Coppelle» e «Decimo». I rossi Igt «Assolo», «Baldamì», «Camunnorum» e l’Igt passito «Il Sant». Come altre viticolture di montagna, quella camuna si offre allo sguardo di residenti e turisti incorniciata in una visione di particolare fascino. Quello regalato dal profilo irregolare delle montagne camune, la Concarena su tutte con il suo profilo arcaico e ancestralmente legato a mitiche vicende di spiriti dai quali trarrebbe origine il Genius loci del territorio. «Parte dei vigneti della cantina Rocche dei Vignali - spiega il presidente Bontempi - trovano spazio su terreni con pendenze anche superiori al trenta per cento. In questo contesto perseguire la strada della qualità diviene l'unica possibilità per valorizzare aree che possiamo definire senza dubbio piccole, poco estese, in cui la viticoltura deve considerarsi una viticoltura eroica. Rocche dei Vignali si inserisce all'interno di questa realtà nel pieno rispetto dell'ambiente, salvaguardando la tradizione camuna di cui si fa portavoce». Bontempi ricorda che alla fine del secolo scorso un gruppo di imprenditori ha intrapreso un progetto volto alla valorizzazione e allo sviluppo moderno della viticoltura camuna facendo nascere la cooperativa che ora presiede. La filosofia del sodalizio è particolarmente legata alla qualità, che - sottolinea l’appassionato viticoltore - diviene l’obiettivo principale, consci del fatto che in un contesto di viticoltura estrema, di montagna, come quello della Valcamonica, si possa essere vincenti solo con vini di assoluto valore». Per questo sono state applicate e utilizzate in questi anni le tecniche e le attrezzature più moderne, nel pieno rispetto della tradizione, e con la costante attenzione in vinificazione. Scelte che, come rimarca il presidente della cooperativa, hanno saputo rendere speciali i vini prodotti nel cuore della Valle.

«Coltivati storicamente lungo terrazzamenti anche di considerevole pendenza - precisa un tecnico della cooperativa con sede a Losine - i vigneti decorrono il versante destro della valle, meglio esposto al sole con direzione Sud-Est». Il territorio risente positivamente di fattori unici e fondamentali: l’influenza del lago d’Iseo genera una costante ventilazione, mitigando l’area; posizionata ai piedi dei versanti, la vite fruisce sin dal primo mattino dei raggi solari, con forte differenza rispetto alle zone di fondovalle. Le montagne prealpine ed alpine garantiscono la circolazione di aria fresca nelle notti estive che preserva aromi varietali e acidità nell’uva.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA