IL GRUPPO

Brescia Mobilità, il tram per il futuro sostenibile

di Adriano Baffelli
Da marzo 2029 il nuovo tram è destinato a segnare un’ulteriore svolta sostenibile nel trasporto pubblico in cittàMarco Medeghini
Da marzo 2029 il nuovo tram è destinato a segnare un’ulteriore svolta sostenibile nel trasporto pubblico in cittàMarco Medeghini
Da marzo 2029 il nuovo tram è destinato a segnare un’ulteriore svolta sostenibile nel trasporto pubblico in cittàMarco Medeghini
Da marzo 2029 il nuovo tram è destinato a segnare un’ulteriore svolta sostenibile nel trasporto pubblico in cittàMarco Medeghini

Si prospetta come una delle principali innovazioni che caratterizzeranno la città in tema di mobilità e sostenibilità. Il riferimento è al nuovo rilevante capitolo che Brescia si appresta a vivere: il sistema di trasporto pubblico urbano crescerà con l’arrivo della linea tranviaria elettrica T2 che si prefigge di armonizzare mobilità, ambiente e qualità della vita. Dal cinematografico Tram chiamato desiderio... alla realtà. Ma in quali tempi? La risposta arriva da una delle realtà protagoniste dell’iniziativa, Brescia Mobilità. Ebbene, proprio in questi giorni l’apposita commissione sta valutando le offerte tecniche ed economiche ricevute nell’ambito del bando per l’affidamento della progettazione definitiva della linea, a cui hanno partecipato grandi gruppi nazionali e stranieri. «Il cronoprogramma - spiega l’azienda dei trasporti urbani, controllata quasi interamente da Palazzo Loggia - prevede che il progetto esecutivo e l’affidamento dei lavori avvengano entro il 31 dicembre 2023, in linea con i tempi dettati dal decreto Mims che lo ha finanziato. I lavori inizieranno dai primi mesi del 2024, mentre l’entrata in esercizio della linea ‘Pendolina-Fiera T2’ è prevista per marzo 2029». Il direttore generale di Brescia Mobilità, Marco Medeghini, sottolinea che «Brescia, con la lungimiranza e la concretezza che la contraddistinguono, si prepara dunque ad accogliere un nuovo grande progetto di mobilità: le consentirà di avere, insieme a Milano, Torino e Napoli, un sistema di trasporto pubblico articolato nei tre asset fondamentali, metro, tram, bus, con l’intento di incentivare sempre di più la mobilità sostenibile a vantaggio del benessere dei cittadini, della qualità della vita, e della tutela dell’ambiente». Le vie nelle quali transiterà il tram saranno oggetto di un’imponente riqualificazione, urbanistica ma anche commerciale e immobiliare, poiché il fatto stesso di dover riprogettare la zona per permettere il passaggio fungerà da occasione per ripensare e rigenerare ampie porzioni della città. Una dinamica che secondo i vertici di Brescia Mobilità «avrà anche ricadute positive sul territorio, come dimostrano le esperienze delle vicine nazioni. In Francia, ad esempio, dove questo mezzo di trasporto è diffuso anche in città medio piccole, i benefici legati alla sua introduzione sono evidenti: a Reims, nel raggio di trecento metri intorno al tracciato del tram, l’acquisto di case è cresciuto del 21%, l’apertura di attività commerciali del 29%, artigianali del 13% e delle società di servizi del 16%. A Grenoble i numeri sono ancora superiori: gli acquirenti di abitazioni sono saliti del 52%, le attività commerciali del 27%, quelle artigianali del 20% e le società di servizi sono aumentate del 45%». Una prospettiva sul futuro che insieme è una sorta di ritorno alle origini, considerando che nel 1908 nasceva a Brescia la Divisione Trasporti per la gestione dei tram dedicati al trasporto pubblico. Più di vent’anni fa, nel 2001, è stata costituita Brescia Mobilità spa, con l’obiettivo di gestire in forma integrata e autonoma l’intero servizio dell’area urbana. Tra le aziende controllate figura Brescia Trasporti spa, erede della Divisione Trasporti dell’Asm. Il Gruppo Brescia Mobilità spa è una utility attiva nel settore dei servizi di mobilità urbana sostenibile, che ha esteso il proprio raggio d’azione ai territori limitrofi della provincia bresciana e di quella mantovana. Tutte le società del Gruppo guardano al prossimo futuro con l’obiettivo di raggiungere nuovamente e di superare gli oltre 58 milioni di passeggeri trasportati in un anno. Livello toccato nel 2019, che le condizioni sanitarie e sociali del 2020 e del 2021 non hanno consentito di replicare. I dipendenti della realtà sono circa 740 e globalmente sono impegnati nel corso dell’anno in più di quattromila ore di formazione. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA