L’AZIENDA

DZ Medicale, crescita da prima della classe

di Adriano Baffelli
Conforti: «L'emergenza Covid ha avuto un impatto non indifferente, ma non potevamo dire no a richieste utili per salvare vite umane»
Una veduta esterna della nuova struttura della DZ Medicale realizzata a Palazzolo sull’OglioFilippo Conforti guida l’azienda
Una veduta esterna della nuova struttura della DZ Medicale realizzata a Palazzolo sull’OglioFilippo Conforti guida l’azienda
Una veduta esterna della nuova struttura della DZ Medicale realizzata a Palazzolo sull’OglioFilippo Conforti guida l’azienda
Una veduta esterna della nuova struttura della DZ Medicale realizzata a Palazzolo sull’OglioFilippo Conforti guida l’azienda

La DZ Medicale nasce nel 1991 a Erbusco come azienda attiva nella realizzazione di apparecchiature per la decompressione e la distribuzione di gas medicali. La gamma di prodotti per i gas medicali si è costantemente ampliata nel tempo, sono state introdotte diverse tipologie di centrali di decompressione e di accessori di supporto ai reparti ospedalieri, quali flussometri e unità di aspirazione. La copertura del mercato è cresciuta da quello locale fino al nazionale, grazie anche al deposito di vari brevetti: questo ha permesso alla società franciacortina di diventare il principale fornitore in Italia di dispositivi per gas medicali, usati dalle piccole aziende e dalle grandi multinazionali attive come general contractors. Per completare l’offerta firmata DZ Medicale ha introdotto a catalogo anche le travi «testaletto», proponendo un assortimento completo anche in questo ambito. Il Covid ha completamente stravolto l’andamento della società, come ricorda l’amministratore delegato, Filippo Conforti, uno dei soci. «Difficile spiegare quella fase che ha generato un impatto profondo, anche emotivamente all’interno dell’azienda - sottolinea -. Le richieste di prodotti e di interventi hanno raggiunto picchi inimmaginabili, non era possibile dire no di fronte a una simile tragedia, sapendo che si poteva contribuire a salvare vite umane. Ma spesso e volentieri mancavano i materiali, non c’era il tempo per fare tutto. Per comprendere come è stata potente l’onda che si è abbattuta si è passati da 7/8mila componenti annuali per ossigenoterapia a oltre trentamila. Abbiamo fatto comunque l’impossibile, basti dire che il fatturato è salito da 1,8 milioni di euro nel 2019 a 5 milioni nel 2020, attestandosi quindi sui quattro milioni lo scorso anno». Ventiquattro i dipendenti ai quali si aggiungono, saltuariamente, altri addetti gestiti da società interinali in funzione di particolari picchi produttivi. La crescita di fatturato e degli utili è stata considerata dalla proprietà un’occasione per investire: la sede di Erbusco e un ulteriore spazio per lavorazioni meccaniche a Palazzolo non erano più sufficienti. Per supportare i nuovi ritmi produttivi e un adeguato ambiente di lavoro confortevole per i collaboratori la società ha optato per una nuova struttura, a Palazzolo sull’Oglio di circa 2.500 mq. Gli investimenti hanno riguardato anche l’area commerciale, decisamente rafforzata e la sezione ricerca e sviluppo, sempre più rilevante per una realtà che realizza all’estero il 50% del volume d’affari. Le forniture oltre confine, grazie alle lettere di credito, sono pagate all’ordine, quelle nazionali scontano ancora dei tempi medio-lunghi. Passata l’ondata pandemica, durante la quale gli ospedali e le strutture pubbliche si rivolgevano pressanti direttamente alla DZ Medicale, i vertici hanno optato per riprendere le modalità precedenti, ovvero fornire i rivenditori privati, che oggi rappresentano il 90% dello sbocco commerciale. «Non ho voluto tagliare fuori i distributori, per rispetto nei confronti del loro lavoro, si pensi ad esempio a quanto sia normato il settore a livello nazionale ed europeo, e loro sono preparati per gestirlo», sottolinea Filippo Conforti. La produzione è pressoché interamente interna, non si usano robot, ci sono molto know-how e una grande capacità manuale. Le materie prime, soprattutto alluminio e ottone, sono tutte made in Bs. Si diceva dell’attenzione alla R&D: un risultato dell’intensa attività è la nuova colonna «Dedalus» con allestimento orizzontale e verticale, per terapie intensive, con possibilità versatili. Sarà presentata ai due prossimi appuntamenti fieristici di riferimento mondiale del settore, il primo a novembre a Medica a Düsseldorf in Germania, l’altro a fine gennaio 2023 all’Arab Health in programma a Dubai.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA