L’ALTRA FRONTIERA

L’intelligenza artificiale desta curiosità e timori

Telemedicina in ripresa dopo la frenata post-Covid
Il digitale trova sempre più spazio anche nella sanità ( P. Guillaume by Unsplash)
Il digitale trova sempre più spazio anche nella sanità ( P. Guillaume by Unsplash)
Il digitale trova sempre più spazio anche nella sanità ( P. Guillaume by Unsplash)
Il digitale trova sempre più spazio anche nella sanità ( P. Guillaume by Unsplash)

Aumenta la richiesta di prodotti e servizi digitali in ambito sanitario. Se alcune delle tecnologie a supporto del paziente a domicilio sono già abbastanza diffuse, come le App per la salute (utilizzate dal 38% dei pazienti cronici o con problematiche gravi, coinvolti nella ricerca svolta in collaborazione con Aisc, Alleanza Malattie Rare, Apmarr, Fand, FederAsma e Onconauti) o i dispositivi indossabili per monitorare i parametri clinici (29%), quelle più innovative destano la curiosità dei pazienti. Il 49% si dichiara interessato alle tecnologie di realtà virtuale o aumentata, il 47% agli assistenti vocali che forniscono informazioni e supporto in ambito salute. E se tra i medici c’è preoccupazione sul possibile utilizzo inappropriato da parte dei pazienti dell’AI, meno di due clinici su dieci temono che possa sostituire, anche in parte, il loro lavoro. Sono alcuni risultati della ricerca dell’Osservatorio sanità digitale della School of Management del Politecnico di Milano, presentata nel convegno «Sanità Digitale: vietato fermarsi!». Prosegue «la digitalizzazione del Sistema sanitario - afferma Mariano Corso, responsabile scientifico dell’Osservatorio sanità digitale -, ma il tanto atteso cambio di passo che la Missione 6 Salute del Pnrr avrebbe dovuto imprimere agli investimenti in Sanità digitale non è ancora tangibile. L’utilizzo delle risorse legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza si sta rivelando una sfida dall’esito tutt’altro che scontato. La difficoltà di comprendere come realizzare concretamente questa opportunità è tra gli ostacoli più rilevanti allo sviluppo della Sanità digitale secondo i principali decisori delle strutture sanitarie (49%), insieme alle limitate risorse economiche (58%)». Dopo il calo nella fase post Covid, i servizi di Telemedicina stanno vivendo una ripresa. Il 39% dei medici specialisti e il 41% di quelli di Medicina generale afferma di aver utilizzato servizi di Televisita e, rispettivamente, il 30% e il 39% ha fatto ricorso al Telemonitoraggio. •. A.Baff. © RIPRODUZIONE RISERVATA