IL SEGNO

La passione rafforza un simbolo italiano

di A.Baff.

A caratterizzare gli anni ’50 dell’azienda, e non solo, è l’ingegner Carlo Riva: con la sua appassionata competenza regala ulteriore allure al marchio nautico. Le imbarcazioni Riva si impongono per l’affascinante design, divenendo un magnetico cult per le celebrità dell’epoca, ritagliandosi un ruolo che travalica i confini della nautica per abbracciare quelli del costume. Dal 1956 inizia la collaborazione con il designer e architetto Giorgio Barilani. Nel novembre del 1962 nasce il mito: il suo nome è Aquarama e, in breve, diviene un emblematico simbolo del made in Italy. Con le sue linee uniche e cariche di un fascino senza tempo il motoscafo è universalmente considerato il simbolo stesso di Riva, incarnando il concetto di imbarcazione perfetta. Gli stessi vertici aziendali lo considerano un marchio nel marchio.
Nel 1969 un’altra novità segna la storia dei cantieri: inizia la produzione in vetroresina. Nascono i primi due modelli Riva in composito, il day cruiser Bahia Mar 20' e il cabinato Sport Fisherman 25'. Fra gli anni ‘70 e ‘90 nascono anche il Saint Tropez e il Superamerica, primo cabinato di rilievo. La produzione dei runabout in legno prosegue sino al 1996, anno dell’ultimo Aquarama Special, il numero 784. Nel settembre 1969, Carlo Riva, amareggiato dall'asprezza del clima sindacale, vende il cantiere alla statunitense Whittaker, mantenendo le cariche di presidente e direttore generale, dalle quali si dimette nel luglio 1971. Le stesse cariche vengono assunte da Gino Gervasoni, suo partner dal 1950. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA