IL PROGETTO

Montecolino, nuova vita per la vecchia moquette

di Adriano Baffelli
Con il Recycling carpet il prodotto viene recuperato e trasformato in nuova materia prima: meno consumi di energia, più sostenibilità
Con il progetto ad hoc firmato da Montecolino la vecchia moquette può «scrivere» una nuova storia
Con il progetto ad hoc firmato da Montecolino la vecchia moquette può «scrivere» una nuova storia
Con il progetto ad hoc firmato da Montecolino la vecchia moquette può «scrivere» una nuova storia
Con il progetto ad hoc firmato da Montecolino la vecchia moquette può «scrivere» una nuova storia

Grazie al progetto montECOlino Recycling carpet, la vecchia moquette è trasformata dalla Montecolino Spa in rinnovata materia prima, pronta per essere riutilizzata dando corpo e struttura a nuovi prodotti. Un’innovazione, in chiave sostenibile, alla quale l’azienda franciacortina, con un fatturato di oltre dieci milioni di euro, è approdata dopo intensi anni di sperimentazione e ricerca applicata. Un risultato che consente di ridurre drasticamente la materia prima, quindi l’energia per produrla, trasportarla e trasformarla, con evidenti vantaggi ambientali. Inoltre, la produzione ottenuta dalla rigenerazione consente di ridurre il peso globale del pavimento o del tappeto, aumentandone di riflesso le prestazioni tecniche. La Montecolino, guidata dall’amministratore delegato Nico Fontana, è tra i principali produttori di pavimentazioni e rivestimenti tessili. Il sistema di recupero della moquette dopo il suo utilizzo innova il settore in un’ottica di economia circolare applicata con efficacia. D’altro canto, come evidenzia Fontana, le lettere eco sono presenti nella denominazione dell’impresa, rappresentando una sorta di indirizzo semantico delle azioni all’insegna del green e del rispetto ambientale. Sensibilità che i vertici aziendali fanno risalire agli anni Settanta, ovvero a mezzo secolo fa, quando l’azienda con quartier generale a Provaglio d’Iseo iniziava a mettere radici. Da allora, decennio dopo decennio, l’attenzione all’innovazione e alla riduzione dell’impatto ambientale sono cresciute di pari passo. Sino ad arrivare alla gestione della moquette per l’industria fieristica - migliaia di metri quadri consumati per ogni manifestazione espositiva - che prevede la trasformazione della stessa in una nuova materia prima dopo il suo utilizzo, «seguendo il concetto di economia circolare come definita dalla Fondazione Ellen MacArthur», commenta Fontana. Un’innovazione che ha ottenuto vari riconoscimenti: la certificazione «Recyclable Plastic» di Imq, la Vip Card da parte di Fiera Milano che riconosce il valore del progetto di economia circolare nel recupero della moquette, il primo posto dell’Idia Award (Ifes Developement Innovation Award), l’Icesp (Italian circular economy stakeholder platform), inserendo di diritto il progetto tra le «Buone pratiche di Economia Circolare». L’azienda ricorda come il risultato ottenuto comporti una notevole diminuzione degli scarti di produzione e delle emissioni, insieme a una drastica riduzione dei rifiuti generati dopo l’uso dei prodotti. Dall’inizio del progetto montECOlino Recycling l’impresa bresciana ha riutilizzato oltre quattro milioni di metri quadrati di moquette nei quartieri di Fiera Milano. Da qui la soddisfazione dei vertici che considerano a ragione l’iniziativa non una sperimentazione fine a se stessa, ma un vero e proprio caso di studio da replicare. Un obiettivo peraltro destinato a fare scuola e a creare un percorso virtuoso che, facile prevedere, sarà nel breve ripreso anche da altre realtà attive nel settore. Considerata la rilevanza dell’attività nel mondo fieristico, Montecolino ha anche strutturato un percorso per reimpiegare la materia prima ottenuta dal riciclo della moquette per ottenere un prodotto destinato all’utilizzo interno delle fiere. Si tratta di un pannello rigido, in realtà non destinato esclusivamente al solo settore espositivo, completamente riciclabile e composto da tre strati, uno dei quali, posizionato all’interno, composto esclusivamente da materiali rigenerati. Una dimostrazione che l’innovazione è applicabile in ogni settore, non si tratta di un aspetto riservato alle aziende con un complesso cuore tecnologico. Una riprova, inoltre, del connubio virtuoso innovazione-sostenibilità che sempre più sta caratterizzando il made in Bs.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA