IL GRUPPO

Sabaf, l’eccellenza firma la crescita senza confini

di Adriano Baffelli
«Soluzioni tecnologiche e produttive tra le più avanzate ed efficaci e un livello di competenze difficilmente replicabile dai concorrenti»
Uno dei prodotti firmati dalla Sabaf di Ospitaletto, punto di riferimento di un gruppo internazionalizzatoPietro Iotti  è alla guida di Sabaf
Uno dei prodotti firmati dalla Sabaf di Ospitaletto, punto di riferimento di un gruppo internazionalizzatoPietro Iotti è alla guida di Sabaf
Uno dei prodotti firmati dalla Sabaf di Ospitaletto, punto di riferimento di un gruppo internazionalizzatoPietro Iotti  è alla guida di Sabaf
Uno dei prodotti firmati dalla Sabaf di Ospitaletto, punto di riferimento di un gruppo internazionalizzatoPietro Iotti è alla guida di Sabaf

È molto probabile che in cucina, pur non sapendolo, venga utilizzato un particolare realizzato da Sabaf, considerando che la quotata in Borsa annovera tra i propri clienti tutte le grandi multinazionali del settore elettrodomestici, quali Bosch, Electrolux, Haier e Whirlpool, oltre a molti produttori di minori dimensioni. Il gruppo Sabaf – acronimo di Saleri Battista & Figli - da forma a una multinazionale italiana che progetta e produce componenti per elettrodomestici con sede principale a Ospitaletto. La realtà è tra i principali produttori mondiali del comparto. Tre le macro-divisioni verticali dell’impresa: componenti gas, cerniere ed elettronica. Attivo anche nel comparto dei componenti per apparecchi professionali, il gruppo Sabaf opera con oltre 400 clienti in 56 Paesi; l’80% del fatturato si deve all’export. Nel 2021 i ricavi sono stati 263,3 milioni di euro, con un ebitda di 54,1 milioni (20,6% dei ricavi) e un utile netto di 23,9 milioni di euro. Un andamento positivo confermato dalla recente trimestrale approvata dal Cda, con ricavi consolidati al 31 marzo 2022 a 70,9 milioni e un incremento su base annua del 9,3% per effetto dell’aumento dei costi di materie prime ed energia e del conseguente incremento dei listini, a fronte di volumi stabili. In mancanza di eventi esogeni per il corrente esercizio sono previsti ricavi tra i 275 e i 280 milioni di euro, con la conferma di un ottimo livello di redditività. Sabaf è attivo con 11 stabilimenti produttivi, 5 dei quali in Italia: al quartier generale di Ospitaletto, si aggiungono i siti di Bareggio (Mi), Campodarsego (Pd) e due in provincia di Bologna a Valsamoggia; 6 all’estero: 3 in Turchia, oltre a Brasile, Polonia e Cina. Entro quest’anno sarà avviata la produzione anche in due impianti in India e in Messico. Assommano a 1.500 i collaboratori, 900 dei quali attivi in Italia. Amministratore delegato, dal settembre 2017, è Pietro Iotti; presidente è Claudio Bulgarelli, mentre Gianluca Beschi è il Cfo. Da sottolineare il ruolo fondamentale delle attività di ricerca, innovazione e sviluppo, elementi essenziali del modello industriale di Sabaf e leve strategiche utilizzate con convinzione. Per i vertici della società quotata «grazie all’innovazione continua il gruppo è riuscito a raggiungere risultati d’eccellenza, individuando soluzioni tecnologiche e produttive tra le più avanzate ed efficaci attualmente disponibili e instaurando un circolo virtuoso di miglioramento continuo dei processi e dei prodotti, fino ad acquisire una competenza con caratteristiche che sono difficilmente replicabili dai concorrenti». Il know-how acquisito negli anni nello sviluppo e realizzazione interna di macchinari, utensili e stampi, che si integra sinergicamente con quello nello sviluppo e nella produzione dei prodotti proposti al mercato, rappresenta uno dei principali fattori di successo. Con l’acquisizione nel 2018 della società turca, Okida, inoltre, Sabaf si è dotata di un forte know-how elettronico che unito alle forti e consolidate competenze in ambito meccanico, ha aperto scenari prospettici decisamente positivi. Dal confronto conoscitivo con la società emerge che il percorso di crescita compiuto è stato reso possibile anche grazie a investimenti costanti: nel 2021 hanno raggiunto i 23,8 milioni di euro, in crescita rispetto ai 17,3 mln del 2020 e ai 12 milioni di euro del 2019. Tra gli sforzi di maggiore rilievo dell’esercizio 2021 figurano quelli effettuati in Turchia, dove è stata raddoppiata la capacità produttiva della Divisione Elettronica e sono state avviate linee di produzione di rubinetti gas e cerniere per lavastoviglie; in India, dove è prossimo l’avvio della produzione di componenti gas, rubinetti e bruciatori; in Messico, invece, sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo stabilimento a San Luis de Potosì. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA