L’ISTITUTO

Valsabbina, la sinergia fa crescere il territorio

di Adriano Baffelli
Operazioni con società partner, accordi commerciali sempre in linea con soci, clienti e mercato. Bianchetti: «Tradizionali e all'avanguardia»
Una veduta esterna del quartier generale di Banca Valsabbina a Brescia. La sede legale è a VestoneHermes Bianchetti
Una veduta esterna del quartier generale di Banca Valsabbina a Brescia. La sede legale è a VestoneHermes Bianchetti
Una veduta esterna del quartier generale di Banca Valsabbina a Brescia. La sede legale è a VestoneHermes Bianchetti
Una veduta esterna del quartier generale di Banca Valsabbina a Brescia. La sede legale è a VestoneHermes Bianchetti

I primi mesi del 2023 confermano un trend positivo per Banca Valsabbina, presieduta da Renato Barbieri. La popolare «prosegue in un percorso di solida crescita, pur in un contesto complesso, volatile e influenzato da variabili esogene - spiegano i vertici -. Il modello di business adottato e le scelte strategiche pianificate negli scorsi esercizi si confermano efficaci, permettendo alla banca di continuare ad affermarsi quale intermediario indipendente di riferimento per il territorio, in grado di affrontare la complessità del quadro macroeconomico e generare stabilmente valore per gli stakeholder».

L’istituto di credito, con sede centrale a Vestone e quartier generale a Brescia, rilancia la sua sfida forte dei risultati 2022 approvati dall’assemblea: evidenziano, tra l’altro, un utile ante imposte di 57,8 milioni di euro (+16% sul 2021) e un utile netto di 41,4 milioni (altro record), con un +6% su base annua. L’esercizio precedente, va ricordato, beneficiava della plusvalenza netta straordinaria di 7,5 milioni di euro derivante dalla cessione della partecipazione in Cedacri. Il Roe, indicatore di redditività, pari al 10,5%, attesta i positivi riscontri ottenuti. La Valsabbina ha sviluppato progetti innovativi e sinergici, anche contando su accordi strategici e sul contributo delle società nelle quali ha investito nel corso degli anni. Va ricordata anche l’articolata operazione con cui ha siglato l’accordo per rilevare l’intero capitale di Prestiamoci spa, oppure per raggiungere il 78% del capitale di «Integrae Sim», intermediario specializzato nella strutturazione di operazioni di Equity capital market sul mercato Euronext Growth Milan; nonché le collaborazioni con realtà che operano in ambito fintech, permettendo di cogliere le opportunità derivanti dal processo di innovazione digitale in corso, anche ricorrendo ad operazioni di finanza strutturata e integrata. «L’abbinamento tra partecipazione nel capitale e accordi commerciali con queste realtà ci permette di beneficiare indirettamente della crescita e del consolidamento della loro posizione di mercato, traendo benefici in termini di rivalutazione delle nostre quote e limitando il rischio di disintermediazione. Oltre a queste sinergie a 360 gradi si aggiungono partnership esclusivamente commerciali», commenta il vicedirettore generale vicario, Hermes Bianchetti. Gli investimenti fintech della banca rappresentano una risposta alle esigenze della clientela e del mercato, ma anche un segno del profondo impegno dell’istituto per lo sviluppo del territorio e delle comunità in cui opera. «Banca Valsabbina non considera la digitalizzazione come una minaccia alla sua essenza - precisa Bianchetti - che è quella di una banca tradizionale, ma come un fattore evolutivo, potenzialmente abbinabile al nostro modello di business. Ci può permettere di soddisfare target di clientela differenti e di sfruttare una maggiore forza di ‘origination’ derivante dall’utilizzo di canali online, che si accostano alla presenza territoriale ‘fisica’ della nostra rete di filiali».

L’azione della Valsabbina si caratterizza anche per il processo di transizione ecologica ad ampio raggio, testimoniato dalla messa a punto di una struttura dedicata all’Ecobonus, iniziativa finalizzata ad accelerare il processo di efficientamento energetico nazionale, dalla presenza di un settore specializzato sull’agricoltura, nonché da scontistiche nei finanziamenti a clienti che acquistano immobili in classe energetica A o B. Inoltre, la banca sta aggiornando il proprio portafoglio prodotti, anche con riferimento a soluzioni di tipo finanziario e alle connesse attività di consulenza. In tale contesto si colloca l’implementazione della Valutazione di coerenza ESG del portafoglio di investimenti dei clienti, espressa nel questionario Mifid. . •. © RIPRODUZIONE RISERVATA