Gratis i tesserati della Fci. «Occasione imperdibile»

di D.C.
Gianluca Liber
Gianluca Liber
Gianluca Liber
Gianluca Liber

Tutti i tesserati Fci del Veneto potranno entrare gratis al Cosmo Bike Show, il festival della bici. Un accordo che farà felice molti di coloro che vivono per le due ruote. Un accordo che porta la firma di Gianluca Liber, vicepresidente della Fci del Veneto e «motore» del movimento intero da anni. «Ci sarò anch'io», assicura Liber, «e saranno delle bellissime giornate perché si radunerà tutto il mondo che gira attorno a questo sport. Per entrare gratis i nostri tesserati dovranno entrare nel sito della Federazione e registrarsi. Potranno scoprire non solo le ultime novità, ma anche tanti eventi che coinvolgeranno il pubblico. Compresa la presentazione delle tre tappe venete del prossimo Giro d'Italia». Sì, perché il Cosmo Bike Show si aprirà proprio così, con i vincitori che hanno trionfato a Verona. «Giovanni Battaglin nel 1981, Francesco Moser nel 1984 e Ivan Basso nel 2010, ci saranno tutti», conferma Gianluca. «Chi meglio di loro può spiegare l'emozione di arrivare dentro l'Arena? Proprio come accadrà il 2 giugno. Chissà non possa anche essere di buon auspicio per il nostro Viviani». Un lustro per tutto il movimento locale e regionale che, numeri alla mano, si conferma ai vertici in Italia. «Nel Veneto ci sono circa ventimila tesserati, tanto per rendere l'idea», spiega il vicepresidente regionale. «Oltre cinquecento società che fanno attività regolarmente, sia giovanile che di organizzazione. Pensate che riusciamo a mettere in strada oltre seicento gare a stagione». Insomma, il Veneto è terra di ciclismo e di ciclisti, per questo la naturale collocazione del Cosmo Bike Show non poteva che essere a Verona. «Verranno toccati anche temi molto importanti, che mi stanno a cuore», chiude Liber. «Quello della sicurezza, ad esempio. Domenica, alla presenza anche del presidente federale Di Rocco, ci sarà un convegno proprio su questo tema. Perché il ciclismo è bello, sano e coinvolgente se praticato in sicurezza e, noi che abbiamo il compito di garantire anche questo aspetto, non possiamo ignorarlo».

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