Una scelta tutta green per Monsieur Ventoux

di Davide Caiolotto
Eros Poli
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Eros Poli

Quindici anni fa scalava in solitaria la «Montagna di Pietra», il tremendo Mont Ventoux, simbolo del Tour. Dietro di lui i più forti, Pantani compreso. Nessuno riuscì a rimontare lo svantaggio ed Eros Poli vinse una delle tappe più epiche della storia del Giro di Francia. «Mi chiamano ancora Monsieur Ventoux», sorride l'oro olimpico nella specialità cronosquadre a Los Angeles nel 1984. «Ecco, al Cosmo Bike Show porterò i racconti ed i ricordi di quell'esperienza indimenticabile. Ma non solo. Cercherò di spiegare a tutti quanto sia meraviglioso il cicloturismo». Poli, infatti, è stato uno dei pionieri di quella che sta diventando più di una semplice moda. «Porto in giro gli appassionati affrontando alcuni dei percorsi più belli al mondo, comprese le salite leggendarie», spiega.«Stati Uniti ma anche Europa. In Francia, in Italia e, ovviamente, anche a Verona dove sono cresciuto e dove ci sono alcuni percorsi straordinari». È questo il cicloturismo, pratica alla quale verranno dedicati degli eventi nel corso della due giorni del Cosmo Bike Show. «Un'esperienza che possono vivere tutti, anche chi non è esperto», garantisce Eros. «Come? Con l'e-bike, ad esempio. È quello il futuro. Anzi, è già ora il presente. Pensate a tutte quelle persone che non hanno la possibilità di allenarsi costantemente ma sognano di percorrere quelle strade entrate nella memoria di tutti. Con la pedalata assistita può diventare realtà. Sapeste quanti la utilizzano, anche io l'ho provata e la trovo fantastica». Una scelta green, come tutto ciò che ruota attorno al ciclismo. «Più che altro, potremmo definirlo uno stile di vita», conferma Poli. «Questo è lo sport più bello del mondo. Inforchi una bici e percepisci subito un senso di libertà - conclude l'ex medaglia d'oro di Los Angeles -. Vai in mezzo al verde, alle montagne, sui laghi. Respiri aria pulita. Più bici e meno macchine? Io, invece, direi: auto e bici, più amici».

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