IL SUPERBONUS 110%

Con i 38,7 mld investiti dallo Stato c’è un ritorno di 124,8 miliardi

La misura è costosa, visto che sono già stati spesi 38,7 miliardi, ma genera ritorni economici molto superiori alla spesa, con un valore calcolato in 124,8 miliardi di euro (cioè il 7,5% del Pil). Sono i risultati a cui è arrivata Nomisma, chiamata da Ance Emilia Area Centro a valutare l’impatto sociale e ambientale del Superbonus 110%. L’analisi non nasconde che nonostante l’ingente spesa la misura sia servita a riqualificare soltanto lo 0,5% del parco edilizio nazionale, venendo utilizzata soprattutto dai ceti medio-alti dell’Italia centro-settentrionale, generando un aumento di valore immobiliare a chi già ne disponeva. Eppure i benefici sarebbero tali da rendere questa misura «uno strumento imprescindibile per trainare il Paese verso una sana e completa transizione ecologica». Innanzitutto, segnala Nomisma, i 38,7 miliardi finora investiti dallo Stato hanno generato un valore economico pari a 124,8 miliardi, tra maggiore produzione semilavorati e prodotti intermedi (di 56,1 miliardi), maggiore produzione delle costruzioni (25,3 miliardi) e maggiore produzione indotta dalla spesa in consumi generata dall’aumento dei redditi da lavoro (valore indotto di 43,4 miliardi). L’analisi effettuata mette in evidenza che a fronte di alti costi di realizzazione, il Superbonus 110% ha fatto emergere una domanda strutturale che andrà a beneficio di tutti, soprattutto delle generazioni future.