Il comparto

Costruzioni, dalla spinta all’economia al confronto con le sfide dell’anno nuovo

Il settore delle costruzioni ha generato l’effetto propulsivo più elevato sull’economia tra tutti i comparti di attività industriale nel 2021: oltre un terzo della crescita del Pil italiano (+6,5%) lo scorso anno è dovuto a questo comparto. È quanto indica l’Ance nell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, registrando investimenti in questo ambito in crescita del 16,4%, un risultato superiore anche ai livelli prepandemici (+9% rispetto al 2019) e una produzione in salita del 24,3%. Gli investimenti nel settore delle costruzioni restano con il segno positivo anche quest’anno ma con una crescita che si ferma a un +0,5%, secondo la previsione dell’Osservatorio.
In Lombardia, come evidenziato da Unioncamere e Ance regionali, nel terzo trimestre 2021 - ultimo dato aggiornato disponibile - la crescita del volume d’affari per le imprese attive nel settore edilizia-costruzioni è risultata prossima al 4% trimestrale, con una variazione su base annua a due cifre (+16,9%). Questa elevata velocità di marcia si è mantenuta vicina ai due trimestri precedenti (che avevano sfiorato il +5%) e ha pochi precedenti nella serie storica. Il trend del volume d’affari è stato spinto anche dall’accelerazione dei prezzi, che hanno messo a segno un incremento congiunturale del +5,7%. Segnali incoraggianti sono arrivati anche dal fronte occupazionale, con una crescita congiunturale consecutiva del numero di addetti (+0,6%). Le imprese lombarde del comparto confermano anche l’impegno per la transizione ecologica, considerato che un quarto delle ditte del campione (26%) ha già realizzato interventi green. La dimensione si conferma una variabile fondamentale: quelle con organico superiore a 50 addetti e impegnate in interventi di sostenibilità ambientale sono più della metà.br Nonostante i segnali incoraggianti, non mancano nubi sul settore, iniziando da quelle addensate dalla scarsità di materiali e dalla corsa dei prezzi con inevitabili e pesanti ricadute sulle imprese, senza distinzione di dimensioni. Sul fronte artigiano se prima era la cessione del credito ora risolta, a preoccupare le imprese artigiane dell’edilizia sono i costi: con il Dl sostegni ter il Governo ha fatto dei passi avanti sul caro materiali, ma non sono ancora sufficienti per scongiurare il rischio di blocco dei cantieri. Inevitabile, quindi, la richiesta di azioni per adeguare in modo strutturale e vincolante i prezzi delle materie base ai valori di mercato.