Le prospettive.

La manifattura investe sulla crescita e rilancia con la forza della sostenibilità

Le imprese della manifattura italiana guardano al futuro e, nonostante le incertezze che si moltiplicano, puntano a crescere.
L’ultimo Osservatorio Mecspe (la rassegna è in programma a Bologna- Fiere dal 9 all’11 giugno prossimi) di Senaf sul III quadrimestre 2021 -analisi volta ad approfondire lo stato di salute dell’industria in Italia e Lombardia -, sembra aver confermato questo trend: nonostante un calo della fiducia degli imprenditori lombardi nei confronti dello scenario politico ed economico italiano e la difficoltà avvertita da quasi quattro aziende lombarde su dieci nell’accesso alle materie prime, circa sette imprese su dieci si sono dichiarate soddisfatte dell’andamento attuale, con un portafoglio ordini adeguato ai livelli di sostenibilità finanziaria (80%). Un’ondata di ottimismo che si riflette sulla decisione di oltre sette ditte lombarde su 10 di avviare un percorso di sviluppo nei prossimi anni, il 64% già nel breve periodo (entro due anni). Nel dettaglio, il 31% vorrebbe aumentare le dimensioni dell’azienda, il 21% intende ampliare la produzione allargando a nuovi settori e un 13% punterà sull’internazionalizzazione. A tal fine, se per la maggior parte delle imprese lombarde (52%) le principali fonti di reperimento del credito sono ottenibili grazie a capitali propri già disponibili, per un’altra importante fetta (23%) queste si concretizzano attraverso la partecipazione a bandi pubblici, anche europei. Una su dieci valuta invece l’ingresso di nuovi soci e il 3% di un fondo.

Guardare al futuro significa anche pianificare strategie aziendali che implicano operazioni straordinarie di M&A (fusioni e acquisizioni), valutate come attuabili dal 37% del campione sia nel breve periodo, attraverso fusioni e acquisizioni aziendali (25%), che nel lungo periodo (12%).

E non c’è crescita senza sostenibilità: di questo tutto il comparto è ben consapevole, dando prova di realismo e responsabilità. La strada è in salita, ma il 41% delle aziende lombarde rispondenti all’Osservatorio Mecspe si ritiene già sostenibile, grazie alla messa in campo di azioni specifiche, quali l’uso di dispositivi a basso consumo energetico, l’acquisto di macchinari e/o impianti efficienti di nuova generazione e l’installazione di impianti di produzione d’energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. Meno soddisfacente è invece il livello di conoscenza dei criteri ambientali, sociali e di governance che definiscono il nuovo comportamento virtuoso delle aziende (i cosiddetti criteri ESG): rappresentano i parametri attraverso cui valutare l’impatto di un’attività imprenditoriale e saranno sempre più decisivi per poter attrarre investimenti e migliorare la reputazione della società. Il 31% degli imprenditori lombardi dichiara di conoscerli, una quota più ampia rispetto alla media nazionale.

Si rende importante quindi il confronto tra gli attori del settore per velocizzare lo sviluppo di buone pratiche in azienda. A questo scopo Mecspe dedica ampio spazio anche nel 2022 alle strategie aziendali che adottano una politica green con il percorso Ecofriendly – «Io faccio di più», e con l’Area Progettazione e Design by Materioteca, dedicata al tema della leggerezza: lo spazio presenterà una selezione di esempi che illustreranno le strategie del «progettare leggero» e del contenimento degli impatti sull’ecosistema durante il ciclo di vita dei manufatti. Il tema della sostenibilità sarà fondamentale anche per Metef, l’expo internazionale che affiancherà Mecspe valorizzando l’alluminio e il manifatturiero avanzato.