Un 2021 positivo sul fronte della raccolta ordini per il comparto meccanotessile, ma preoccupano la scarsità delle materie prime e il caro energia. Nel quarto trimestre dell’anno scorso l’indice delle commesse elaborato da Acimit, l’Associazione dei costruttori italiani attivi nel settore, ha segnato una crescita del 43% sullo stesso periodo del 2020. L’incremento ha riguardato sia il mercato italiano che quello estero: in particolare l’incremento per gli ordini interni è stato dell’83% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2020 e il suo valore assoluto pari a 234,6. Gli ordinativi raccolti all’estero, invece, sono cresciuti del 36%, per un valore assoluto dell’indice pari a 116,4.
Su base annua, l’indice degli ordini segna un progresso del 95% e un valore assoluto di 128 punti. L’aumento registrato oltre confine è stato del 79%, mentre a livello nazionale è pari al 204%. Per Alessandro Zucchi, presidente di Acimit, «ci troviamo di fronte ad una ripresa del settore che non ci attendavamo. L’attività produttiva è tornata a livelli pre-Covid. All’estero la domanda è stata robusta nella maggior parte dei mercati, mentre in Italia essa ha beneficiato degli incentivi 4.0». Tuttavia, i tanti ordini da evadere diventano ora fonte di preoccupazione, vista la scarsità di componenti e materie prime. A questo si aggiungono le incognite innescate dal conflitto in Ucraina