All’estero

Poli siderurgici, Brescia è senza confini e si conferma la regina dell’export

Brescia si conferma in vetta alla classifica nazionale per quanto riguarda l’export dei poli siderurgici.
Con un controvalore di 2,386 miliardi di euro, le aziende del comparto attive in provincia si rafforzano in testa alla graduatoria stilata sulla base dei dati Istat e dalla Banca dati Coeweb , elaborati dall’Ufficio studi di Siderweb. Brescia sopravanza Udine, l’unica altro territorio del Paese a superare i due miliardi di euro (2,113 mld) e Mantova, che arriva a quota 1,71 mld di euro. Il Bresciano registra una crescita del 67,6% sul 2020 (condizionato dalla pandemia) che si era fermato a 1,424 mld di euro di export, e del 20,6% sul 2008 quando il volume d’affari verso l’estero aveva sfiorato i due miliardi raggiungendo quota 1,979 mld: ma rispetto al periodo pre-crisi, i prezzi risultano più elevati del 17,9%, per cui le esportazioni in quantità sono cresciute soltanto di circa 2 punti percentuali.
Alla base della performance molto positiva dell’export in valore delle imprese bresciane nel 2021 c’è il forte incremento delle vendite nei Paesi dell’Ue (+81,4%), che rappresentano circa l’84% del totale, a cui si è aggiunto anche quello, meno consistente, delle esportazioni nei Paesi extra Europa (+17,7%). La Germania, che si conferma il principale importatore di prodotti siderurgici delle aziende bresciane con una quota del 31%, ha registrato un incremento del 64,3% rispetto all’anno precedente. Seguono la Francia, con un’incidenza pari al 15,4%, le cui importazioni sono aumentate del 76%, l’Austria, con una quota del 7,8% (+116,8% per l’import da Brescia), la Spagna, con una quota del 5% (importazioni cresciute del 68,3%), la Romania, con un’incidenza del 4,8%, le cui importazioni sono salite del 222,2% su base annua. Quindi la Croazia, con una quota del 4,1% e import in aumento del 95%. Al di fuori dell’Ue, figurano la Svizzera (con una quota del 5,5%, ha accresciuto le importazioni del 66,9%); la Turchia (con una incidenza del 2%, ha incrementato le importazioni del 188%). Quasi completamente azzerate le esportazioni in Canada, che nel 2020 avevano raggiunto una quota del 6,5%.
Al secondo posto nella graduatoria dei poli siderurgici per valore dell’export si trova Udine, molto vicina a Brescia avendo quasi dimezzato il distacco rispetto a prima della crisi del 2009. Escludendo dalle esportazioni totali quelle relative ai tubi ed ai prodotti della prima trasformazione dell’acciaio, Udine precede il made in Bs.