L’INIZIATIVA DI BRESCIAOGGI. La 23enne valsabbina si racconta: «Già in culla ero in forneria, ora mi divido tra banco e smistamento: è la mia vita»

«Io, commessa felice
tra pane, dolci e farina»

di Massimo Pasinetti
Silvia Bazzoli con il papà Beniamino e i panettoni già pronti
Silvia Bazzoli con il papà Beniamino e i panettoni già pronti
Silvia Bazzoli con il papà Beniamino e i panettoni già pronti
Silvia Bazzoli con il papà Beniamino e i panettoni già pronti

Per la Valsabbia arriva da Odolo uno dei grandi exploit per i «Commessi dell’anno»: ed è la giovane Silvia Bazzoli di «Linea Pane», panificio e pasticceria, fondato a Odolo nel 1991 da papà Beniamino e dagli zii e che ora, 28 anni dopo, conta 20 lavoratori tra commesse, fornai, pasticcieri, un’impiegata e le donne delle pulizie, a prendersi la copertina di giornata. SILVIA HA FIN QUI raccolto un bel gruzzolo di voti, e altri certamente ne raccoglierà; ha 23 anni ed è fidanzata, ma per ora non intende pensare al matrimonio perché lei, dalla nascita, è già «sposata» con il suo lavoro da svolgere ogni giorno (comprese feste, domeniche, Pasqua e Natale) tra dolci e filoni di pane: «Sono praticamente nata qui - spiega - come mia sorella Cinzia. Io sono del 1996, lei del 1993, ed abbiamo nostre foto in cui siamo nella culla sul tavolo della forneria mentre intorno a noi tutti lavorano». Silvia ha iniziato a lavorare a Linea Pane nel 2014, a 17 anni, dopo aver lasciato gli studi: «Io e Cinzia ci siamo fatte le ossa nella “succursale” di Linea Pane aperta all’interno del mercato di Villanuova sul Clisi, un’esperienza durata un anno e mezzo. Poi, a dicembre 2015 siamo approdate alla “casa madre” di Odolo dove lavoriamo tutt’ora con l’altra nostra sorella Lidia». Ed è questo il destino, già scritto, di “Linea Pane”, oggi diretto da papà Beniamino Bazzoli, socio unico, ma già con l’intenzione poi di affidare in seguito tutto alle tre figlie: «Io qui faccio un po’ il jolly: la domenica e le feste sono al banco, a Natale e Pasqua mi dedico allo smistamento di panettoni e colombe, e per il resto mi divido tra banco e… dove c’è bisogno». E per lei tanti applausi dopo aver raccolto un numero molto significativo di tagliandi per un piccolo paese come Odolo, che conta meno di duemila anime...«Mi auguro che questo sia una specie di riconoscimento dovuto alla tanta passione ed alla voglia che ci metto nel mio lavoro. Per questo amo tanto l’iniziativa ideata da Bresciaoggi, perché consente di premiare competenze altrimenti poco considerate, ad esempio per noi commessi mettere sempre il massimo della qualità in tutto quello che facciamo». Ma quanto le piace lavorare tra pizze, torte, pasticcini e filoni di pane? «Credo che il tempo che dedico a questo lavoro - risponde - ed il fatto che sono sempre qui in azienda sia già una risposta sufficiente: mi piace davvero tanto. E per me è una sfida personale, per capire quanto sono apprezzata, e per spronarmi ogni volta a migliorare. E anche grazie ai voti di chi mi sostiene, ce la farò di sicuro». •

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