IL NOSTRO CONTEST

«Alimento», una sfida vinta tra grande qualità e tradizione

I piatti bresciani al top in chiave contemporanea grazie all'estro di Cesare Rizzini Il «biopirlo», lo «strachì parat», il manzo all'olio: magico trionfo nel segno del territorio
Cesare Rizzini con Bresciaoggi all’interno del suo «Alimento» in via Agostino Gallo in città
Cesare Rizzini con Bresciaoggi all’interno del suo «Alimento» in via Agostino Gallo in città
Cesare Rizzini con Bresciaoggi all’interno del suo «Alimento» in via Agostino Gallo in città
Cesare Rizzini con Bresciaoggi all’interno del suo «Alimento» in via Agostino Gallo in città

Un moderno «bistrot» multifunzionale. Ma anche un laboratorio artigianale al top che celebra ogni giorno in chiave contemporanea l'anima della tradizione bresciana: dall'aperitivo al gelato, dalle focacce gourmet ai panettoni, passando per le vasocotture. In ormai otto anni di attività, Alimento è cresciuto fino a diventare un punto di riferimento nella nuova scena gastronomica cittadina d’eccellenza: il locale di via Agostino Gallo, nel cuore della Brescia storica, è diventato tappa obbligata per tanti bresciani, sedotti da una proposta «easy» ed informale ma certamente più che rigorosa sotto il profilo qualitativo. Merito di Cesare Rizzini, gelatiere per caso che ha portato la sua idea di cibo buono e corretto in un progetto già approdato a riconoscimenti importanti come Le Due Rotelle e i Due Coni del Gambero Rosso (rispettivamente per la pizza al taglio e i gelati), ed ormai capace di imporsi come modello anche a livello nazionale. Non a caso Alimento sarà protagonista questa sera alle 19 di un servizio di Italia 1 dedicato ai lievitati: per l’occasione Rizzini ospiterà l’amico Philippe Leveillè, chef bistellato del Miramonti L’altro di Concesio, insieme al quale lo scorso anno ha collaborato per la produzione di una piccola chicca come la birrra alle ostriche.

«Durante il programma Philippe preparerà un piatto, presenteremo la nostra birra, io parlerò delle mie focacce e dei panettoni che abbiamo già cominciato a sfornare a pieno ritmo», annuncia Cesare, imprenditore folgorato ormai quasi trent’anni fa dall’idea di produrre un gelato «pulito» per il figlio nato da poco. Da qui l’apertura di un reparto gelateria all’interno di un bar con pompa di benzina e tabaccheria rilevato nel ‘94 a Monticelli Brusati. Niente additivi, paste, coloranti, aromi, stagionalità rigorosa e materie prime di qualità: una volta messo a punto il gelato dei suoi sogni, Rizzini è passato ai lievitati, dalle brioche ai dolci da ricorrenza, e la sua ricerca non si è più fermata. Da qui al grande salto verso la città il passo è stato breve: al suo fianco inizialmente nel progetto Alimento c’era anche Michele Valotti, chef e proprietario de La Madia di Brione, forse la più premiata e celebrata fra le trattorie bresciane. Da maggio 2019 , Cesare Rizzini ha proseguito da solo, portando avanti progetti divenuti ormai bandiere di Alimento come il Surlo, bitter biologico tutto made in Bs, preparato con un mix di oltre 30 erbe locali, senza aromi né conservanti utilizzati per preparare il «biopirlo», aperitivo ufficiale del locale, perfetto da abbinare alle sontuose focacce in teglia alla romana, con topping estremamente ricercati, spesso all’insegna della tipicità bresciana come lo Strachì Parat, Lumache e Spinaci con Silter, Baccalà, fino alla Srdenaira, da sempre la più gettonata con pomodoro biologico, alici del Cantabrico, olive taggiasche. Ogni giorno (il locale è aperto dal mercoledì al sabato a partire dalle 16) l’assortimento cambia sulla scorta dell’estro di Rizzini, che al lotto aggiunge anche i primi o secondi in vasocotture (tra cui l’immancabile Manzo all’Olio).

Da poco al menù si sono aggiunte due gustose variazioni sul tema come il classico Bertagnì (in programma il mercoledì sera) e la proposta di pizza tonda (il giovedì): proposte attualmente sospese per le feste ma che ritorneranno sicuramente da gennaio una volta esaurita la »campagna panettoni». Importante sottolineare che laddove è possibile Cesare privilegia sempre materie prime biologiche, come anche nella carta dei vini, che pesca anche nel biodinamico e nel mondo dei naturali.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA