IL «LOCALE DELL’ANNO»

Alla Gelateria 128 la qualità si è «sposata» con la simpatia

di Irene Panighetti
A Mompiano il grande sorriso di Francesca Peroni che lavora insieme al figlio Fabio «Sempre aperti in una zona che riesce nel tempo a regalarmi grandi soddisfazioni»

Il gelato artigianale di ottima qualità, certo... ma ciò che ti fa tornare alla «Gelateria 128» di via Ambaraga, appunto, 128, a Mompiano, è la gentilezza della titolare: Francesca Peroni, che, dietro al suo grembiule e i suoi capelli raccolti, incarna la dolcezza fatta donna. Ecco perché il suo gelato è così buono: perché è naturale, con preparato con sapienza, ma soprattutto perché viene servito con il sorriso e accompagnato da parole cortesi e accoglienti. Con queste caratteristiche Peroni non poteva non essere la prima, anche delle persone intervistate per il nostro contest: «Sono arrivata qui per caso 13 anni fa e ho aperto per sfida, forse per follia – ricorda Peroni –; avevo un lavoro come impiegata, due figli piccoli, abitavo a Gussago e a Mompiano non conoscevo nessuno, eppure ho visto questo locale, grazioso, intimo e me ne sono subito innamorata».

È iniziata così la sua avventura, «difficile all’inizio perché ero sola con i due bambini e una gelateria da tenere aperta ma sono contentissima di aver fatto quel salto nel vuoto ed essermi creata la rete non solo per non cadere, ma per vivere con serenità e gioia – continua -. Poi ho conosciuto Giorgio Greco, un cuoco che lavorava vicino al mio locale, ci siamo sposati e abbiamo formato una nuova famiglia: i miei due figli Fabio e Federico e poi è arrivata la nostra piccola Cecilia, amante del gelato alla fragola, proprio come me, forse perché è il mio gusto preferito, quello che mangio ad ogni stagione e di cui ho fatto scorpacciate anche in gravidanza!». Fabio ha frequentato la scuola alberghiera, Federico l’artistico, ma entrambi, una volta diplomati, hanno affiancato la loro mamma nell’avventura della gelateria: «Oggi Federico ha cambiato del tutto settore, mentre Fabio resta qui con me – spiega ancora Peroni – così insieme riusciamo a tenere aperto sette giorni su sette, orario continuato, in un quartiere che mi dà molte soddisfazioni, i residenti mi conoscono e sanno che qui si trova sempre un gelato con prodotti naturali, freschi e di stagione. Adesso è il momento del gusto ricotta, mela, cannella, mentre in estate alla mela sostituisco i fichi. Verrà il momento, a breve, del gelato ai cachi, mentre si possono sempre trovare i gusti che piacciono in ogni periodo, a grandi e piccini, come il pistacchio di Bronte e la Nutella».

Non c’è ingrediente che non venga trasformato in una delizia, molto spesso senza latte per attenzione a vegani e a chi è intollerante, ma anche in granite, ghiaccioli, torte e semifreddi. La «Gelateria 128» è una garanzia di qualità ma anche di bellezza, poiché il piccolo locale interno è arredato e agghindato con attenzione e cura ai minimi dettagli. Anche in questo si ritrova il carattere della titolare, che ama prendersi a cuore ogni situazione, sia essa di design o di relazione umana con ogni persona che varca la sua porta. Tra i dettagli degni di attenzione in questo periodo spiccano ovviamente fantasmini, dipinti, e zucche, dipinte ma pure in carne ed ossa, o, meglio, in polpa e semi. Mentre si aspetta la composizione della propria coppetta o del cono è anche possibile dare una sbirciata ad una piccola bacheca con dei libri del bookcrossing, che sono a disposizione di chi li vuole leggere e pure portare con sé, magari leccando il gelato in direzione del vicino parco Castelli dove immergersi nella lettura. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA