IL NOSTRO CONTEST

«Caffè di Più», sorrisi a Salò per un progetto molto speciale

di Luciano Scarpetta
Tappa gardesana per una sfida che continua a mietere consensi in tutta la provincia
Lo staff del «Caffè di Più» con l’immancabile copia di BresciaoggiE si comincia anche ad entrare in clima natalizio
Lo staff del «Caffè di Più» con l’immancabile copia di BresciaoggiE si comincia anche ad entrare in clima natalizio
Lo staff del «Caffè di Più» con l’immancabile copia di BresciaoggiE si comincia anche ad entrare in clima natalizio
Lo staff del «Caffè di Più» con l’immancabile copia di BresciaoggiE si comincia anche ad entrare in clima natalizio

Da ex storica farmacia in piazza Zanelli a locale pubblico, nello specifico dal 2019 un Caffè molto speciale che cura nella sua nuova veste non solo il corpo ma anche l’anima.

Siamo al «Caffè di Più»
a Salò, iniziativa della Fondazione Germano Chincherini onlus, concepita e realizzata con lo scopo di offrire a persone con disabilità cognitive e relazionali, un'opportunità di lavoro e di partecipazione alla vita sociale in un'attività a contatto con la gente. L’idea è diventata realtà valorizzando soprattutto come meglio non si sarebbe potuto fare, il lascito ricevuto pochi anni fa da Bruno Cominelli della farmacia in pieno centro storico, attraverso il progetto che vede protagonisti utenti e personale specializzato di Fobap Onlus ed Anffas Brescia, a cui poi sono seguite alcune importanti realtà pubbliche che operano nel territorio gardesano. I risultati in termini di affluenza e rendimento? «Beh - commenta felice la responsabile del bar per la Fondazione Chincherini, Leana Massardi – lavoriamo alla grande, non si poteva nemmeno immaginare dei riscontri simili, possiamo dire che la scommessa è stata vinta grazie anche al passaparola della clientela e a prezzi cresciuti nell’ordine di pochi centesimi nonostante i rincari generalizzati». Si lavora 7 giorni su sette dalle 8 alle 18: dalle prime colazioni (cioccolate fatte in casa, no bustine, panna fresca) agli aperitivi e gli snack dell’ora di pranzo in un mare di taglieri da delirio con prodotti a filiera corta e formaggi made in Alpe del Garda di Tremosine, verdure grigliate e panini preparati rigorosamente da un cuoco solo per il Di Più, (idem per la pasticceria) passando dalle centrifughe realizzate al momento, la qualità dei prodotti è davvero elevata. L’organico? Un piccolo esercito composto da tre bariste, Ananta, Elena e Lisa, «più», è proprio il caso di dirlo, nove ragazzi dai 20 ai 30 anni che si alternano a rotazione al servizio: Francesco, Lorenzo Matteo e Saqub, due ragazze dallo stesso nome Francesca con Debora, Alice e Benedetta. «Tutti fanno tutto e sono in grado di aiutarsi a vicenda nelle varie fasi della giornata in caso di bisogno – sottolinea la responsabile del bar per la Fondazione Chincherini, Leana Massardi – prestando servizio nelle diverse fasce orarie della giornata acquisendo dimestichezza con le varie fasi dell'attività: dal caffè alle colazioni o gli aperitivi, passando dal cibo ai drinks, senza dimenticare ovviamente l’accoglienza e le pulizie. Sono meravigliosi, è il loro bar, non il nostro».

Si lavora molto anche con
le scuole, integrando ragazzi che intendono imparare il mestiere facendo alternanza scuola-lavoro, non solo studenti provenienti dal vicino Istituto alberghiero di Gardone Riviera: «Uno alla volta, da marzo per qualche a settimana, imparano i primi rudimenti della professione prestando servizio qui da noi per un po’ di ore». Alla ripresa dopo la pandemia, «Caffè di più» è stato uno dei primi esercizi salodiani a riaprire le porte con la massima attenzione al rispetto di tutte le regole stabilite, compresa la formazione ed aggiornamento in tema di coronavirus a tutti i lavoratori e tirocinanti in formazione. La qualità, la ricerca dei prodotti, la cura nella preparazione e la professionalità sono alla base del lavoro, ma la creazione di un ambiente accogliente in un contesto lavorativo e relazionale inclusivo, sono gli ingredienti «di Più» che fanno la differenza: «È bello scoprire che il caffè è posizionato al nono posto nel contest di Bresciaoggi – sottolinea Massardi –: constatare che la nostra clientela ci sostiene anche in questo modo spedendo alla vostra redazione i tagliandi, è davvero appagante».