IL PREMIO

I direttori sportivi: «Dal
Bosco è da Pallone d’Oro»

La crisi prosegue ma la voglia di parlare di calcio e pensare alla ripresa non svanirà mai. Torna l’appuntamento con i direttori sportivi, tre faccia a faccia - rigorosamente telefonici - con gli esperti del calcio bresciano. Tutti concordi nel sottolineare l’incertezza con cui il pianeta dilettanti guarda al futuro. «Non siamo in grado di prevedere il ritorno in campo né di poter dire se la stagione sia finita qui - è il ritornello ripetuto -. Di sicuro la Lega Dilettanti e i Comitati Regionali avranno una bella responsabilità quando tutto sarà ristabilito. Al momento è bene pensare alla salute. Il calcio viene dopo». Unico pensiero calcistico consentito? I Palloni e la Perla di Bresciaoggi. Questa settimana l’onore tocca a Stefano Casari (Rigamonti), Ermanno Gatta (Montorfano Rovato) e Angelo Orlandini (Calcistica Valtenesi).

CASARI. Nato a Brescia, è impiegato. I primi passi nel calcio li ha mossi con il Club Azzurri, lasciato per passare sotto l’egida degli Abrami a Urago Mella. Nove stagioni allo stadio dei Prismi, quindi il ritorno al primo amore nell’anno della rinascita del Club Azzurri. Dopo tre campionati a Mompiano è stato chiamato dal Rigamonti Castegnato per occuparsi della Juniores Regionale. Poi Sdl Rezzato e il ritorno alla Rigamonti.

GATTA. Classe 1964, è di Travagliato. Negli anni ha formato un incredibile tandem con Silvano Gafforini, dirigente con cui ha costruito una delle migliori Aurora Travagliato di sempre (due play-off di Eccellenza). Poi passa a Iseo, Villa Nuova, torna a Travagliato e infine sposa il progetto del Montofano Rovato in Promozione.

ORLANDINI. Classe 1949, ha compiuto 70 anni lo scorso 3 ottobre. Da tre stagioni è il ds della Calcistica Valtenesi, squadra con la quale punta al salto in Prima. In passato ha contribuito alla scalata del Nuvolera, portato fino all’Eccellenza. •

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