IL PREMIO

Brambilla, nel mirino una Perla tinta di rossoblù

di Andrea Turla
Claudia Brambilla, centrocampista del Lumezzane: è in lizza per vincere la Perla del calcio
Claudia Brambilla, centrocampista del Lumezzane: è in lizza per vincere la Perla del calcio
Claudia Brambilla, centrocampista del Lumezzane: è in lizza per vincere la Perla del calcio
Claudia Brambilla, centrocampista del Lumezzane: è in lizza per vincere la Perla del calcio

Occhi da cerbiatto e cuore da tigre, dicevamo all’inizio di questa bella avventura: in questi mesi lunghi e difficili Claudia Brambilla, al secondo posto nella classifica della Perla, non ha perso la voglia di allenarsi, giocare e vincere. «Mi manca un sacco il calcio - si sfoga la centrocampista del Lumezzane - per fortuna ho il cortile e mi posso allenare, almeno un po’». Dimostrando impegno e caparbietà non comuni, Brambilla si è persino procurata cinesini e scaletta per continuare a casa gli esercizi di rapidità che esegue in allenamento: «Tre volte a settimana, per tenermi in forma. Tiro quattro calci al pallone: meglio di niente. Ultimamente di meno: ho finito di scrivere la tesi, incombenza che mi ha portato via diversi pomeriggi». LA GIOVANE calciatrice sta per laurearsi in economia e management: una grande soddisfazione, che potrebbe arrivare insieme al titolo di Perla del calcio bresciano. Al momento Brambilla è a una manciata di punti da Chiara Massussi, prima classificata dopo la conta dei tagliandi e il voto espresso dai capitani. L’idea di essere la prima giocatrice nella storia a strappare questo titolo al Brescia, che l’ha vinto per quattro volte di fila, la colma di emozione: «È una cosa incredibile. È stato un percorso che in realtà non mi aspettavo: essere arrivata a questo punto è già tanta roba. Raggiungere questi traguardi, trovandomi alla pari o persino davanti a giocatrici di alto livello, è emozionante e bello». Un risultato che vede tutto il Lumezzane fiero e partecipe: «Toccando ferro: sarebbe una vittoria tanto per me che per la mia squadra. Se sono arrivata qui è perché mi trovo bene con le mie compagne e mi piace giocare con loro: nessun talento individuale può esprimersi se non ha alle spalle un gruppo affiatato». La formazione rossoblù è nata quest’anno, ma vanta nella sua rosa giocatrici già esperte: Brambilla gioca a calcio sin da piccola e nel Bresciano ha fatto esperienza nel Cortefranca e nella Bettinzoli. «Il Lumezzane è una squadra nuova che ha dimostrato grande serietà e passione per il calcio femminile: spero che anche la Perla sia uno stimolo per crescere». RIUSCIRÀ la nuova arrivata a strappare lo scettro al mitico Brescia? «Diciamo che finora la sfida è stata a senso unico: con il Brescia in Serie A sarebbe stato impensabile premiare giocatrici che non fossero Girelli, Rosucci o Sabatino. Quest’anno, però, la sfida è più avvincente: diciamo che c’è la possibilità di creare qualche intoppo a una società importante e blasonata come il Brescia». Stavolta il nome da scalzare è Chiara Massussi, la Leonessa in testa alla classifica. Pur militando in categoria diverse, Massussi e Brambilla si sono incontrate in un’amichevole disputata a inizio stagione, molti mesi fa: «Brescia contro Lumezzane. Lo ricordo bene: pur essendo ben superiori a noi, non si sono risparmiate minimamente. Questo è lo spirito giusto: dare sempre il massimo, mai prendere sottogamba l’avversaria». Con quello spirito Brambilla non vede l’ora di tornare in campo: «La voglia di ricominciare e l’ambizione sono ancora più alte». Prima del prossimo campionato, però, c’è ancora una sfida, personale «Per la serata del 30 sento un po’ di ansia, come prima di una partita: di quelle importanti, che senti di più». Riuscirà Brambilla segnare il gol più importante della sua carriera?. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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