L’INTERVISTA

«Vincere la Perla? Una
gioia che vorrei riprovare»

L’attaccante Chiara Massussi:  la Perla del Calcio in carica sogna di centrare un meraviglioso bis
L’attaccante Chiara Massussi: la Perla del Calcio in carica sogna di centrare un meraviglioso bis
L’attaccante Chiara Massussi:  la Perla del Calcio in carica sogna di centrare un meraviglioso bis
L’attaccante Chiara Massussi: la Perla del Calcio in carica sogna di centrare un meraviglioso bis

Parte la corsa, anzi il tuffo, per catturare la Perla del calcio: i voti di lettori, giocatori ed esperti stabiliranno nei prossimi mesi chi merita la corona di miglior calciatrice del Bresciano. L’ultima a conquistarla, nel 2019, è stata Chiara Massussi, fulminea attaccante del Brescia Calcio.

«UN’EMOZIONE UNICA - rievoca Massussi - amplificata dal fatto che partecipavo per la prima volta al premio: non mi sarei mai aspettata di vincerlo. Sono rimasta spiazzata per la quantità di voti ricevuti e molto contenta di aver tenuto questo trofeo in casa Brescia». Le Leonesse d’Italia hanno finora dominato la competizione: la bresciana Cristiana Girelli, Martina Rosucci e Daniela Sabatino le prime tre premiate, alle quali si è aggiunta Massussi l’anno scorso. Un primato reso possibile anche dal calore dei tifosi del Brescia, che hanno fatto man bassa di tagliandi, e dalla società, che ha sostenuto le ragazze dall’inizio alla fine della volata. Ora c’è la possibilità di restare sul trono: la punta biancoblù è tra le venti nominate della nuova edizione. In corsa anche tre sue compagne di squadra: Veronique Brayda, Mirella Capelloni e Karin Previtali.

«SIAMO QUATTRO giocatrici con caratteristiche e ruoli diversi: sarà una bella sfida. Per la carriera che hanno alle spalle e le loro qualità individuali, le mie compagne hanno di sicuro le carte in regola per vincere». Massussi, esterno di attacco, ha negli inserimenti e nello scatto bruciante una delle sue carte vincenti. Anche le candidature delle altre società «sono azzeccate. Le ragazze del Cortefranca, come noi in Serie C, meritano di essere in lista per la vittoria nel campionato dell’anno scorso e per il grande carattere che stanno dimostrando quest’anno. Non conosco tutte le altre ragazze nominate, ho visto che alcune sono molto giovani: si prospetta una grande competizione». Capacità tecniche e bravura calcistica sono fattori importanti nella valutazione di un atleta, ma non vanno trascurate qualità come grinta, lealtà e umiltà. In una squadra di calcio è soprattutto il capitano a motivare e trascinare le compagne: un ruolo che nel Brescia è affidato a Veronique Brayda.

PER MASSUSSI «Veronique ha un carattere molto forte: riesce sempre a darci la scossa nei momenti difficili. In queste ultime partite la sua mancanza per infortunio si è sentita tanto, eppure è riuscita a farci sentire il suo supporto anche fuori dal campo». Il Brescia sta disputando una stagione memorabile: dopo qualche passo falso a dicembre, da gennaio è tornato a vincere, infilando una vittoria dopo l’altra e facendo incetta di punti. Ora si trova al secondo posto in classifica, a una manciata di lunghezze dalla regina Vicenza: «Siamo in grande forma. Speravamo in uno scivolone del Vicenza, e anche la fortuna ci ha sorriso».

IL CAMPIONATO, come tutte le attività sportive tra Lombardia e Veneto (e oltre), è momentaneamente bloccato a causa dell’emergenza legata al diffondersi del Coronavirus: domenica scorsa il Brescia avrebbe dovuto affrontare il Como nella semifinale di Coppa Italia, ma all’ultimo momento la partita è stata rinviata a data da destinarsi. «Ci siamo rimaste male - ammette Massussi - perché non vedevamo l’ora di giocare quella sfida. Il Como è una squadra molto forte, di livello, e ci tenevamo tantissimo a sfidarla, anche per vedere a che punto eravamo arrivate come gruppo». Il Brescia rimane comunque sul pezzo: «Questo stop costa qualche calo di concentrazione, ma noi lotteremo fino alla fine per... non dico che cosa: porta sfortuna». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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