IL CONTEST DI BRESCIAOGGI.

Quando gli
ingredienti arrivano
dalla cascina

di Alberto Armanini
«L’Angolo del gelato» di Pompiano è entrata nella top twenty. Una vasta gamma di gusti, da quelli più classici fino alle lavorazioni più particolari
«L’Angolo del gelato» di Pompiano è entrata nella top twenty. Una vasta gamma di gusti, da quelli più classici fino alle lavorazioni più particolari
«L’Angolo del gelato» di Pompiano è entrata nella top twenty. Una vasta gamma di gusti, da quelli più classici fino alle lavorazioni più particolari
«L’Angolo del gelato» di Pompiano è entrata nella top twenty. Una vasta gamma di gusti, da quelli più classici fino alle lavorazioni più particolari

Alberto Armanini La raccolta dei tagliandi è iniziata in modo silenzioso, quasi per caso. Giorno dopo giorno, però, il passaparola si è trasformato in un’autentica caccia al ritaglio che ha coinvolto tutta Pompiano e si è presto estesa anche ai paesi del circondario. Con la spinta della Bassa, «L’Angolo del gelato» di via Roma 32 ha fatto irruzione nella top 20 della classifica di Bresciaoggi. La sfida alla concorrenza è lanciata e la scalata della gelateria pompianese è solo all’inizio.

TRA LABORATORIO e bancone «danza» Federico Ghilardi, 39 anni, ingegnere meccanico per titolo di studio ma gelataio per vocazione. «Ho rilevato l’attività nel 2014 da mia sorella Valeria - racconta mentre «scodella» un cono alla nocciola e al pistacchio di Sicilia -. Avere una gelateria era il suo sogno fin da bambina ma ha dovuto abbandonarlo un anno dopo aver aperto, essendo rimasta incinta di due gemellini. Io la aiutavo nei fine settimana ma lavoravo altrove come ingegnere meccanico. Quando lei ha dovuto lasciare mi sono trovato di fronte a un bivio». Proseguire il sogno o abbassare per sempre la saracinesca? «La voglia di mettermi in gioco ha prevalso sul posto fisso - assicura Federico -. Forse ho osato ma la professione mi ha ripagato con enormi soddisfazioni. Mi piace stare a contatto con la gente, ascoltare le proposte dei clienti e valutare le idee di tutti per nuovi gusti e sperimentazioni. Quel che più mi affascina poi sono le due anime che convivono nel gelato». Quella tecnica: «C’è molta fisica, chimica, conoscenza della materia prima e di ciò che ogni ingrediente apporta al prodotto finito». E quella emotiva: «È la parte meno razionale che riguarda la creatività, l’intuizione, il colpo di genio». Con questa ricetta, Federico serve gelati ininterrottamente da sei anni. «I primi tempi mi sono serviti per imparare l’arte - dice -. Ho fatto molti corsi Cast Alimenti per perfezionarmi e migliorare la conoscenza degli ingredienti. Negli ultimi anni, una volta affinata la tecnica, ho dato libero sfogo alla fantasia provando accostamenti più audaci e ricette sempre nuove». Naturalmente stando al passo con i tempi e le esigenze della clientela. «Oggi sono in grado di offrire una vasta gamma di gusti, dai grandi classici alle lavorazioni più particolari. Uno dei più apprezzati si chiama Etna, una preparazione a base di pistacchi di Sicilia, mandorle e amarena: un’esplosione di sapore. Ho anche una linea vegana di creme senza latte, perfette per gli intolleranti al lattosio. E ho pure il grande privilegio di poter servire gusti di frutta a chilometro zero».

COME? «Non solo per il latte di Centrale che arriva ogni giorno da Brescia. La mia famiglia, infatti, ha una cascina in campagna. È da lì che provengono alcune delle mie materie prime. Una delle ultime produzioni che ho fatto, ad esempio, è stata a base di fichi coltivati direttamente nella campagna di Pompiano». Dal produttore al consumatore in una manciata di passi. Come tutti, anche l’«Angolo del gelato» ha dovuto fare i conti con il Covid ma ne è uscito rafforzato. «L’asporto, le prenotazioni su WhatsApp e i social mi hanno portato una rete di nuovi clienti fuori paese. Un bar di Comezzano-Cizzago, la Chicera di Monica Gritti, ha addirittura voluto una collaborazione. Da allora tengono i miei gelati in un banco frigo. È l’inizio di qualcosa di nuovo, spero in future partnership per forniture ai bar della zona». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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