Al via l'edizione 123

Fieracavalli, il Covid fa raddoppiare gli appassionati del mondo equestre: «Due weekend con tante novità e attenzione alla sostenibilità»

di Giorgia Cozzolino
La manifestazione si svolgerà in due weekend: dal 4 al 7 e dal 12 al 14 novembre
Fieravacalli, in diretta da Casa Athesis
Fieravacalli, in diretta da Casa Athesis
Fiera Cavalli - talk 04 novembre

Prende il via oggi la 123ª edizione del salone dedicato al mondo equestre: Fieracavalli torna a infatti a Veronafiere per due weekend, dal 4 al 7 e dal 12 al 14 novembre.

In diretta da Casa Athesis (padiglione 6 b6) questa mattina si è tenuto un incontro con il direttore generale di Veronafiere  Giovanni Mantovani e Marco Di Paola, presidente Fise (Federazione italiana sport equestri), moderato dal giornalista di Telearena, Lucio Salgaro. Il tema dell'appuntamento è «Fieracavalli al centro della ripartenza del settore».

Quello che è emerso è che vi è una esplosione della passione equestre nel 2021 a livello nazionale. Complice anche la riscoperta delle attività outdoor a causa della pandemia, le associazioni del mondo del cavallo nei primi 9 mesi dell’anno hanno visto aumentare i propri iscritti. Per lo sport, i tesserati della Fise-Federazione italiana sport equestri, tra amatori e atleti professionisti, hanno raggiunto quota 162.995 (+23,3% rispetto allo stesso periodo 2020). Numeri in positivo anche per il comparto del turismo in sella, con la sua associazione, la Fitetrec-Ante, che ha riportato un incremento del +38% tra i praticanti, per un totale di 36.523 “equituristi”. Stabile la popolazione dei cavalli, con 480mila esemplari censiti dall’inizio dell’anno, mentre sono 224.526 i proprietari registrati da Aia, l’Associazione italiana allevatori.

 

LA DIRETTA

Di Paola: «Complimenti a Veronafiere che ci ha ripagato dello stop dello scorso anno con due fine settimane. Noi siamo arrivati a 170mila tesserati, abbiamo avuto un incremento incredibile. Fieracavalli è un appuntamento importante perché qui il mondo del cavallo è declinato a 360 gradi»

Mantovani: «Ringrazio il presidente della Fise che è un grande amico, un grande partner di Fieracavalli e un grande protagonista di questa manifestazione. Tra le  difficoltà che abbiamo riscontrato quest'anno c'è che a tutte le manifestazioni, dopo la chiusura per Covid, l'espositore decide di partecipare all'ultimo minuto e questo ha avuto una incidenza organizzativa non indifferente. È una fiera che lascia molti spazi e che che ha una grande attenzione al tema della sostenibilità e all'impatto ambientale. L'altra evidente novità è lo sdoppiamento in due weekend fatto proprio per favorire la presenza del tradizionale e folto pubblico di Fieracavalli.»

Di Paola: «La maggior parte del pubblico di Fieracavalli ha un interesse ludico e poi c'è un interesse sportivo che qui è rappresentato da tanti eventi, primo fra tutti la Coppa del mondo. A Fieracavalli si ha l'occasione di conoscere il nostro mondo al completo. Il boom di iscrizioni dopo la pandemia si spiega anche perché la gente ha rivalutato il tempo libero, lo sport è per tante famiglie un momento formativo e l'equitazione ti insegna dei valori estremamente importanti, insegna l'altruismo e la generosità e insegna ad ascoltare un compagno silenzioso»

Mantovani: «È una evoluzione straordinaria  quella di Fieracavalli negli anni, dalla dimensione turistica a quella formativa ed educativa. Le scuole, ad esempio, si sono diffuse anche grazie alla collaborazione che abbiamo con la Fise. E abbiamo contribuito a far crescere alla cultura del cavallo come esperienza di crescita delle persone. E poi c'è la dimensione del cavallo come strumento di recupero di persone in difficoltà e anche uno straordinario momento di solidarietà. Pensiamo a quello che Fieracavalli svolge con la Casa circondariale di Verona o con  i portatori di handicap. E in questi anni è cresciuta anche la cultura della gestione con equilibrio del cavallo».

Di Paola: «Lo sport è una occasione non solo di promozione di valori sociali ma anche come motore economico. Veronafiere è un motore eccezionale che dimostra come anche i cavalli possono essere occasione anche economica. Un evento che dura due fine settimane ha in realtà una vita lunga un anno. La filiera dello sport equestre è molto lunga: abbiamo fatto una ricerca con l'università Luiss per capire l'indotto del mondo del cavallo, con tutto quello che c'è dal mondo agricolo a quello sportivo e turistico e i dati usciti sono incredibili. C'è una forbice dai 2.5 miliardi di euro 3.1 miliardi di euro di indotto, un meccanismo economico importante anche per tante famiglie»

Mantovani: «Fare fiera oggi vuole dire una grande capacità di relazione con i mercati e interpretare le aspettative. La chiamerei quasi l'avventura fieristica: nella fiera succedono affari ma anche eventi straordinari per una azienda. Fare questo in diversi settori, con tempi più brevi in una struttura creata per essere utilizzata in modi diversi. Abbiamo una capacità logistica e un knowhow del team di Veronafiere che ha raggiunto livelli eccellenti che sa far succedere le cose in modo rapido ed efficiente»

 

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