L'annuncio del Parco della Lessinia

«Giulietta, la prima lupa della Lessinia, è morta». Ecco la sua storia

di Marta Bicego
Arrivata dall'Appennino, è la prima lupa che ha popolato le terre alte della montagna veronese, facendo coppia con Slavc. Ha dato alla luce almeno 42 cuccioli
Una rara immagine di Giulietta. A destra, impronte di lupo
Una rara immagine di Giulietta. A destra, impronte di lupo
Una rara immagine di Giulietta. A destra, impronte di lupo
Una rara immagine di Giulietta. A destra, impronte di lupo

Giulietta se n'è andata e non ritorna più. Nel senso che è passata a migliore vita, tra altri pascoli rispetto a quelli della montagna veronese. Mancava la conferma ed è arrivata dal Parco della Lessinia, che l'ha inserita tra i numeri del monitoraggio della specie relativi al 2022. Evento inevitabile per la lupa italica che aveva fatto la sua apparizione sull'altopiano perlomeno nel 2012 e dal cui incontro con l'esemplare sloveno Slavc è nato lo storico branco «Lessinia».

 

La storia di CR-F02, per tutti Giulietta

Primo capitolo di una storia ormai decennale che tuttora affascina e, insieme, fa discutere. A partire dalla scelta del nome, che richiama la città dell'amore: decisamente più (o forse troppo) romantico rispetto alla sigla «VR-F02», che indica il secondo lupo femmina campionato nella provincia scaligera. Femmina alfa del primo branco che si è formato nelle Alpi centro-orientali italiane, dopo circa 150 anni dalla scomparsa della specie sul territorio.

Esemplare che, dal 2013 al 2021, ha dato alla luce almeno 42 cuccioli, in gran parte divenuti dal 2016 fondatori di altri branchi del Nordest, in particolare di Carega e altopiano di Asiago.
La voce della dipartita di Giulietta riecheggiava sia tra addetti ai lavori sia tra chi frequenta le malghe per l'alpeggio e L'Arena ne aveva dato notizia ancora il 26 novembre.

Ipotesi di fatto mai confermata né smentita dall'ente Parco che ha sciolto la riserva nei giorni scorsi, indicando l'esemplare «non più rilevata da fine 2021 e quindi ritenuta scomparsa e sostituita nel ruolo di femmina alfa».
Segnalazione che non stupisce gli esperti impegnati a osservare la specie: la sparizione rientra in un processo naturale. È insomma normale che la coppia alfa, ovvero gli unici due lupi che si riproducono all'interno di un branco, sia sostituita col passare del tempo. Può accadere per morte naturale, legata a malattie o a scontri tra simili per la conquista di un territorio, oppure per fattori che dipendono dall'uomo, a causa di bracconaggio o investimenti stradali.

 

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Tuttavia, la coppia Slavc e Giulietta ha conquistato anche un ulteriore primato: quello della longevità, considerando che la vita media di un lupo è inferiore ai 10 anni e di rado arriva a raggiungere tale valore. Finora è successo nel Cantone dei Grigioni dove vive «F07», la settima femmina campionata in Svizzera: presente dal 2011 e riproduttiva dall'anno successivo, nella sua lunga esistenza ha dato origine al primo branco di lupi svizzeri; si muove ancora tra i pascoli, sebbene sia stata sostituita da una giovane predatrice.
Si chiude dunque un capitolo importante e si aprono altre prospettive.

 

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Cosa cambia per i lupi in Lessinia?

Che cosa cambia ora per la specie che ha trovato casa nel Veronese, tra montagna e pianura? Di fatto nulla, assicurano gli esperti. È già successo altrove. Basta guardare al vicino Trentino, nell'alta Val di Non: qui il maschio alfa è stato rimpiazzato tra la prima e la seconda riproduzione del branco. Talvolta è difficile accorgersi del cambiamento, se non supportato dai risultati degli esami genetici effettuati soprattutto su escrementi o predazioni a danno dei domestici.

Può capitare a volte che, con il cambio di uno o di entrambi gli animali alfa, possa in parte mutare il comportamento del gruppo: si può osservare nella variazione della preda preferita, nella scelta di un diverso territorio. Cambiamenti minimi. Così come, mentre scriviamo, pure Slavc, il maschio alfa del branco giunto in Lessinia dalla Slovenia dopo aver percorso chilometri tracciati da un radiocollare, potrebbe essere stato sostituito da un esemplare più giovane... 

 

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