PREVALLE

Morte di Jessica,
il padre si affida
a un legale

di Mario Pari
L'incarico è stato affidato all'avvocato Marino Colosio per dare ulteriore impulso alla ricerca della verità sulla 37enne trovata cadavere in un canale. Giovanni Mantovani esclude l'ipotesi del suicidia ed convinto invece che la figlia sia stata ammazzata. La chiave del giallo racchiusa nell'esito dell'autopsia
La Sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri al lavoro
La Sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri al lavoro
La Sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri al lavoro
La Sezione Investigazioni Scientifiche dei carabinieri al lavoro

La sete di giustizia e di una verità diverse da quelle che sembravano profilarsi subito dopo il recupero del corpo di Jessica, c'è sempre stata. Ora però, Giovanni Mantovani, il padre, ha deciso di affidarsi anche ad un legale per fare in modo che tutto il possibile possa essere fatto per arrivare alla verità.


L'AVVOCATO Marino Colosio, affiancato dalle colleghe Francesca Scagliola e Bianca Scaglia, ha depositato ieri la nomina. Sono ore importanti le prossime per le indagini sulla morte della 37enne di Villanuova sl Clisi. Il corpo venne ritrovato il 14 giugno scorso nella griglia del canale della centrale idroelettrica a Prevalle e non fu semplice l'identificazione. Quello di risalire all'identità della donna fu uno degli aspetti su cui lavorarono i carabinieri, coordinati dal pm Gianluca Grippo. E dopo l'autopsia, arrivò una prima risposta: nei polmoni ci sarebbe stata poca acqua. Segno quindi che la morte non sarebbe avvenuta per annegamento, ma prima. Ora proprio per l'autopsia sono, queste, ore decisive dal momento che entro il fine settimana dovrebbero essere depositati i risultati definitivi dell'esame autoptico. E si tratta di risultati che ricoprono un ruolo fondamentale nelle indagini. In questi mesi non è però stata eseguita solamente l'autopsia. Ci sono stati anche accertamenti tecnici irripetibili nell'abitazione dell'unico indagato per la morte di Jessica: Giancarlo Bresciani, indagato in stato di libertà. L'ipotesi di reato a cui sta lavorando la procura è quella di omicidio. E che questa sia la pista giusta è anche la convinzione di Giovanni Mantovani. «È sicuro che la ragazza - spiega l'avvocato Colosio - quel giorno fosse serena e non aveva manifestato alcun proposito suicidiario. Per questo il padre sta ricostruendo le ultime ore di quella tragica serata. Ma siamo intenzionati ad andare fino in fondo e quindi a ricostruire anche gli ultimi anni di vita di Jessica per vedere se c'è un filo conduttore molto lungo che porta alla morte». Ci saranno quindi quelle che tecnicamente vengono chiamate indagini difensive da parte dell'avvocato Colosio. Ora però s'attende l'esito dell'esame autoptico sul corpo di Jessica.


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