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Finita la fuga: Filippo Turetta è stato fermato in Germania. Arrestato per l'omicidio di Giulia Cecchetin

Ha ucciso a coltellate al testa e collo l'ex fidanzata Giulia. Il corpo della ragazza è stato ritrovato nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone,

Aggiornamento ore 10.20

È finita la fuga di Filippo Turetta: il ragazzo è stato fermato questa mattina in Germania. Lo comunica l'avvocato del giovane, Emanuele Compagno, che ne ha avuto conferma poco fa, ed ha informato i genitori. Giulia era già morta quando è stata lanciata nella scarpata della Val Caltea, a Barcis, dopo essere stata scaricata dall'auto di Filippo. Ne sono convinti gli investigatori sulla scorta di quanto ha riferito loro il medico legale Antonello Cirnelli che ha svolto l'ispezione esterna della salma per conto della Procura di Pordenone. Come apprende l'ANSA, le coltellate alla testa e al collo erano svariate e molto profonde, inferte con grande violenza. Appare dunque impossibile che la ragazza fosse ancora viva, molte ore dopo, quando l'ex fidanzato ha scaricato il corpo in un canalone, a centinaia di chilometri dal luogo dell'aggressione.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani

"Questa drammatica vicenda che ha colpito tutti noi per l'efferatezza dell'omicidio si conclude tragicamente per una ragazza che si stava per laureare. Io credo che dovremmo darle una laurea honoris causa". Così il ministro degli Esteri, e vice premier Antonio Tajani, a margine del meeting di Forza Italia a Taormina. "Questa vicenda deve farci riflettere sulla questione dei femminicidi. Tra pochi giorni - dice ancora Tajani - sarà la giornata dedicata alla lotta alla violenza sulle donne e noi illumineremo la Farnesina di rosso per dare un segnale di attenzione, ancora di più dopo quello che è accaduto in Veneto. Noi abbiamo lavorato tanto .Ci siamo impegnati sia al governo che in Parlamento per avere delle norme che finalmente blocchino questa mattanza di donne vittime innocenti delle follia degli uomini. Come uomo chiedo scusa a tutte le donne, a cominciare da mia moglie e da mia figlia per quello che fanno gli uomini".

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia 

"Ho dato disposizioni perché nel giorno delle esequie di Giulia sia dichiarato il lutto regionale. Avremo tutte le bandiere delle istituzioni a mezz'asta e l'intero Veneto si stringerà in un abbraccio alla famiglia, gli amici di Giulia, a tutti coloro che le hanno voluto bene". Lo annuncia il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Il dolore e lo sgomento - prosegue in una nota - coinvolgono, in queste giornate, l'intera comunità veneta: ci si interroga sui perché di una vita spezzata senza senso, sull'oltraggio a una ragazza che era simbolo per il proprio impegno nella vita e per il suo sorriso gentile. Propongo quindi di indossare non solo il 25 novembre ma anche nel giorno dei funerali il fiocco rosso, divenuto simbolo contro la violenza di genere, e di esporre nei luoghi pubblici e privati oggetti di colore rosso".

Aggiornamento domenica 19 novembre

Giulia Cecchettin è stata uccisa da svariate coltellate alla testa e al collo. È quanto emerso dall'ispezione cadaverica esterna svolta in serata dal medico legale Antonello Cirnelli, alla presenza del sostituito procuratore di Pordenone Andrea Del Missier. Secondo quanto apprende l'ANSA, la giovane presentava anche numerose ferite da difesa alle mani e alle braccia. Al momento non è stato possibile stabilire se la giovane fosse già morta quando è stata lanciata nel dirupo. Secondo quanto si è appreso, al momento del ritrovamento il capo era coperto di sangue, sicuramente anche a causa della caduta. Il corpo di Giulia non era visibile dalla strada, coperto da un enorme masso.

Aggiornamento sabato 18 novembre, ore 18

«Filippo, consegnati alle forze dell'ordine, così puoi spiegare cos'è successo». È il messaggio che la famiglia Turetta ha fatto lanciare attraverso il legale, Emanuele Compagno, al figlio in fuga da 7 giorni, ora accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin. «Quando ho detto ai Turetta del ritrovamento del corpo di Giulia gli è crollato loro il mondo addosso» ha aggiunto l'avvocato sottolineando che i familiari hanno espresso vicinanza alla famiglia di Giulia. «Sono molto scossi e provati. È un dramma che non si aspettavano, non avrebbero mai immaginato queste accuse nei confronti del figlio».

Il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia

«Siamo di fronte a una vicenda che provoca enorme tristezza, nelle famiglie dei due ragazzi ma anche in tutta la nostra comunità - dice il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia -. Abbiamo sperato fino alla fine per la sorte di Giulia, nonostante la situazione col passare dei giorni sia divenuta sempre più complessa e le ipotesi andassero restringendosi. Andrà ora chiarita fino in fondo dagli inquirenti ogni responsabilità. Il mio pensiero e la mia vicinanza vanno ai familiari, agli amici e alle persone che vogliono bene a Giulia».

La premier Meloni

«Ho seguito con apprensione gli aggiornamenti sul caso e, fino alla fine, ho sperato in un epilogo diverso. Il ritrovamento del corpo senza vita di Giulia è una notizia straziante. Ci stringiamo al dolore dei suoi familiari e di tutti i suoi cari. Mi auguro sia fatta presto piena luce su questo dramma inconcepibile. Riposa in pace», il commento del premier Giorgia Meloni.

Aggiornamento ore 15.30 del 18 novembre: Giulia Cecchettin è morta, trovato il corpo

E' stato ritrovato il corpo di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa nel veneziano assieme all'ex fidanzato Filippo Turetta. Il cadavere è stato rinvenuto in un canalone del Lago di Barcis in provincia di Pordenone. Nelle ricerche in zona erano impegnati i vigili del fuoco e i sommozzatori.

Aggiornamento ore 14.52

Un appello a Filippo Turetta, il giovane accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, è stato fatto dal procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi. "E' un appello - ha spiegato ai giornalisti - al ragazzo affinché si costituisca e possa dare la propria versione dei fatti" ha detto Cherchi ai microfoni del Tg1. "Speravamo di non dover dare questa notizia - ha aggiunto, rifendosi al ritrovamento del corpo di Giulia - ma la ricostruzione dei fatti che potrebbe fare Turetta sarebbe molto importante, anche per lui stesso. Per questo ribadisco: non continui questa sua fuga e si costituisca".  

Aggiornamento ore 14.30

La notizia del ritrovamento dell'auto di Filippo nei pressi del lago di Barcis al momento è destituita di fondamento. Lo ha riferito all'ANSA il portavoce del Comando provinciale dei Carabinieri di Pordenone. Proseguono quindi le ricerche intorno al lago e nelle zone circostanti alla ricerca della vettura.  

Aggiornamento ore 13.54 del 19 novembre 2023

La conferma è arrivata: il corpo ritrovato in un canalone del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, è di Giulia Cecchettin, la ragazza scomparsa nel veneziano assieme all'ex fidanzato Filippo Turetta. 

 La zona è stata completamente interdetta al traffico per un tratto di circa otto chilometri, in attesa dell'arrivo del pm di Venezia e del medico legale, Antonello Cirnelli. Quest'ultimo al suo arrivo eseguirà subito una prima ispezione esterna del cadavere.

L'intera zona è sorvolata dagli elicotteri per verificare la presenza eventuale dell'auto di Filippo, la Punto di colore nero. Gli elicotteri stanno scandagliando l'intera area della Valcellina e, ovviamente, del lago di Barcis. 

 "L'epilogo peggiore a una vicenda che ha tenuto l'Italia intera col fiato sospeso per una settimana. Il corpo recuperato nel lago di Barcis stamattina è quello di Giulia Cecchettin. Mi stringo al papà e ai familiari di Giulia, ai suoi amici e a coloro che le erano vicini. Un segnale di vicinanza anche alla famiglia di Filippo Turetta, che in queste ore deve affrontare una tragica realtà. E una preghiera per Giulia, con tutto il cuore". Lo scrive sui social il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

 "Adesso è il momento del dolore e di stringersi attorno alla famiglia. Il lavoro degli investigatori ha portato intanto a ritrovare Giulia. Ora è anche il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda, per le quali ci affidiamo ancora alle forze dell'ordine" ha detto poco fa, in una breve dichiarazione davanti alla villetta dei Cecchettin, l'avvocato Stefano Tigani che, con l'associazione Penelope, sta assistendo la famiglia.  

***** 

E' con ogni probabilità di  Giulia Cecchettin, la 22enne scomparsa sabato scorso insieme all'ex fidanzato Filippo Turetta, il corpo ritrovato stamane dai vigili del fuoco nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone.   Lo spiega il Procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, all'ANSA: "il corpo dovrebbe essere il suo, - afferma Cerchi - ma lo diciamo sulla base dei primi riscontri dei Carabinieri, sul posto. Aspettiamo una conferma". 

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Le ricerche erano riprese oggi nella zona del lago di Barcis non su input specifici, ma seguendo la procedura di controlli, anche dopo esiti inizialmente negativi. La zona di Barcis si trova infatti lungo la direttrice che avrebbe seguito nella fuga -tracciata dai varchi elettronici - la Fiat Punto nera di Filippo Turetta  

Il cellulare di Filippo è ancora online

Intanto il cellulare dell'ex fidanzato Filippo Turetta, il giovane sul quale da ieri pende un mandato di cattura internazionale per il tentato omicidio di Giulia Cecchettin, risulta essere ancora online. Questo però non significa che il giovane lo abbia usato, o lo stia usando. Il telefono risulta infatti disattivato, ma proprio per ragioni di server, può ricevere messaggi anche whatsapp.

Il mittente vede semplicemente la doppia spunta grigia, conferma (come avviene per le Pec) che il server di Meta ha messo a disposizione per il messaggio al destinatario.

La Punto di Filippo mercoledì in Austria

E' stato confermato il passaggio della Fiat Punto di Filippo Turetta in Austria. La vettura, mercoledì scorso, è stata registrata dal targa-system a Lienz, nel Tirolo orientale. Lo apprende l'ANSA da fonte qualificata in conferma di una notizia anticipata da Il Messaggero

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