nel vicentino

Si fingeva Roberto Baggio per tentare di truffare l’Admo

di Davide Moro
L’amministratore di un profilo fake contattato per errore ha chiesto 7 mila euro per fare da testimonial e intascarsi comunque il denaro

«Il dono è più forte, anche dei truffatori». Un profilo fake che si è finto la stella del calcio italiano Roberto Baggio ha cercato di ottenere dall’Admo Veneto un pagamento di 7 mila euro per la presenza all’evento di sensibilizzazione e tipizzazioni in programma oggi in piazza libertà a Bassano, dalle 14.30, quando per tutto il pomeriggio i volontari incontreranno potenziali donatori di midollo osseo. Grazie all’attenzione dei referenti e della presidenza regionale dell’associazione, la truffa è stata però sventata, con tanto di segnalazione alla polizia postale. E Admo sarà regolarmente in piazza a Bassano a parlare di dono, anche senza la presenza di Roberto Baggio.

La sorpresa organizzata dall'Admo: avere Baggio

L’associazione aveva in effetti in cantiere una sorpresa in occasione dell’iniziativa di oggi: si era impegnata a cercare i contatti e invitare l’ex-calciatore Roberto Baggio per attrarre più persone possibili e avvicinarle alla causa benefica. Ma i volontari sono incappati in un profilo fake, con cui il vero Roberto Baggio non ha nulla a che fare, e in un tentativo di truffa, cominciato il 24 maggio con uno scambio di mail. Inizialmente fingendosi entusiasta, il finto Baggio ha infatti accolto con gioia l’invito, dicendosi disponibile addirittura a fare una donazione all’associazione. Qualche giorno dopo, però, ha chiesto ai volontari di contattare “il manager Jeff Merchuori”, che a sua volta ha chiesto un cachet decisamente salato.

Chiesto un compenso di 7 mila euro da un sedicente manager

«Siamo lieti di sapere che il nostro cliente è un'ispirazione per la vostra organizzazione e siamo felici di sostenere la vostra causa. Tuttavia, in qualità di responsabile finanziario del signor Baggio, devo informarla che la sua partecipazione all'evento richiede un compenso di 7 mila euro - questo il testo della mail arrivata all’Admo, inviata da un indirizzo che corrisponde al nome di un tal Jose Veloso -. Comprendiamo che la vostra è un’organizzazione no profit, ma dobbiamo tenere conto dei costi associati alla partecipazione del signor Baggio a eventi pubblici». 
Al rifiuto dell’associazione di sborsare questa cifra, il profilo fake ha allora abbassato il prezzo, pur di spillare un po’ di denaro a coloro che utilizzano quelle stesse risorse per informare la popolazione sul trapianto di midollo osseo, raccogliere donatori e aumentare le speranze di cura per i pazienti oncologici che necessitano di un trapianto. E i tentativi del truffatore di far abboccare all’amo i volontari di Admo Veneto sono proseguiti fino a mercoledì, con ripetute mail. 

Il rammarico dell'associazione per lo squallido tentativo di truffa

«Siamo senza parole e rammaricati – spiega Mara Rosolen, presidente di Admo Veneto – di quanto successo, soprattutto per tutte quelle persone che attendono un trapianto di midollo come possibilità di vita e vedono negli eventi come quello di Bassano un’occasione in più per aumentare il numero dei donatori e di conseguenza le loro possibilità di vita. Ricordo che ad oggi il match tra donatore e ricevente è ancora di 1 a 100 mila. Sono rattristata anche per i volontari di Admo che tanto si spendono per cercare nuovi donatori e che tanto fanno per trovare testimonial che attraggano i giovani dai 18 ai 35 anni, come in questo caso Roberto Baggio. Infine mi dispiace anche per il calciatore, anche lui vittima inconsapevole di questa truffa, conoscendo la sua sensibilità rispetto a certi temi. Da parte nostra avevamo pensato di organizzare davvero un bell’evento con Baggio. Speriamo nel prossimo futuro di poterci rapportare direttamente con lui per la buona causa, senza dover incappare in truffatori».

Naturalmente oggi l’Admo ci sarà in piazza a Bassano, dalle 14.30, per l’incontro con la popolazione giovane della zona, evento di sensibilizzazione dove ci si potrà iscrivere con un campione salivare per entrare nel Registro dei Donatori, mettendosi così a disposizione delle tante persone in attesa. Proprio come accadrà anche a Mestre, con la collaborazione della Croce Rossa, dove si è mossa un’onda di solidarietà per Marco, giovane 23enne in attesa di trapianto, per lui e per tutte le persone in attesa.

Suggerimenti