LA MANIFESTAZIONE

In piazza risuona l’appello per la pace

di Luca Goffi e Flavio Marcolini
Lumini, bandiere, canti per ribadire la richiesta di fermare il conflitto
La Loggia in giallo e blu
La Loggia in giallo e blu
Il presidio per la pace a Brescia

Brescia senza indugi lancia il suo appello per la pace. Nelle piazze della città ieri si sono avvertiti i primi segnali di mobilitazione, in attesa della massiccia manifestazione attesa per sabato pomeriggio. La Loggia in serata si è illuminata del giallo-blu della bandiera ucraina, esprimendo solidarietà con al popolo colpito dall’attacco russo. Poco più in là, in piazza Paolo VI, il «presidio del 9 agosto» nel suo 200 giorno, ha chiamato a raccolta l’intera popolazione in una veglia per la pace. Una partecipazione consistente nonostante il poco preavviso, 400 persone hanno affollato la piazza, dagli attivisti delle associazioni ai liberi cittadini. In un clima di riflessione e sconforto, tante le bandiere delle associazioni che hanno aderito, molti lumini, e di sottofondo le note di «Imagine» dei Beatles.

La signora Natalia ha raccontato con gli occhi lucidi che, dopo perso il figlio 28enne lo scorso anno, adesso teme per la vita della figlia Victoria «imprigionata» nella parte occidentale dell’Ucraina. Alcuni rappresentanti della comunità ucraina ferita e scossa dal clima di guerra non hanno gradito gli interventi dei relatori, bollandoli come «troppo politici». «Non siamo stupidi, loro volevano soltanto riempire la piazza», ha detto Yana da Monticelli Brusati. Una piccola incomprensione che ha spinto alcuni ucraini ad abbandonare la piazza.

Attimi di incomprensione in piazza

Si allarga intanto in città il fronte di associazioni e gruppi che aderiscono alla manifestazione nonviolenta «Un'ora di silenzio per la pace contro la guerra in Ucraina», in programma sabato 26 febbraio alle ore 16 in Largo Formentone, nella giornata di mobilitazione internazionale contro il conflitto in corso: fra le numerose sigle che saranno in piazza, si segnala la presenza di Acli, Azione Cattolica, Agesci, Movimento dei Focolari, Pax Christi, Movimento Nonviolento, Missione Oggi, Fridays For Future, Arci, Libera, Tavola per la Pace Brescia Est, Banca Etica e Osservatorio permanente sulle armi leggere. La richiesta è corale: «Un immediato cessate il fuoco riavviando la ricerca di un accordo politico negoziato, nel rispetto della sicurezza e dei diritti delle popolazioni coinvolte». L’ora di silenzio sarà preceduta alle ore 14 di sabato da un presidio organizzato sotto la Prefettura, in Piazza Paolo VI, dal Comitato bresciano contro la guerra, che ha chiesto un incontro con il nuovo prefetto Maria Rosaria Laganà. Il Comitato preannuncia iniziative estemporanee in diversi punti del centro, nelle scuole e davanti ai luoghi di lavoro per sensibilizzare contro la guerra e preparare la manifestazione nazionale che si terrà alla base militare di Ghedi sabato 12 marzo.•.

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