Mamma Viviana e la gioia del podio: «Ora ci credo...»

di Alessandro Gatta
L’arrivo della finale dei 100: Marcell Jacobs è nella storia dello sportLa madre Viviana Laini con l’edizione di Bresciaoggi di ieri dedicata all’impresa di Marcell JacobsLa classe seconda A delle elementari Laini di Desenzano e il piccolo Marcell con i compagni: tra Castiglione, Manerba e la capitale del Garda si sono consumati gli anni dell’infanzia
L’arrivo della finale dei 100: Marcell Jacobs è nella storia dello sportLa madre Viviana Laini con l’edizione di Bresciaoggi di ieri dedicata all’impresa di Marcell JacobsLa classe seconda A delle elementari Laini di Desenzano e il piccolo Marcell con i compagni: tra Castiglione, Manerba e la capitale del Garda si sono consumati gli anni dell’infanzia
L’arrivo della finale dei 100: Marcell Jacobs è nella storia dello sportLa madre Viviana Laini con l’edizione di Bresciaoggi di ieri dedicata all’impresa di Marcell JacobsLa classe seconda A delle elementari Laini di Desenzano e il piccolo Marcell con i compagni: tra Castiglione, Manerba e la capitale del Garda si sono consumati gli anni dell’infanzia
L’arrivo della finale dei 100: Marcell Jacobs è nella storia dello sportLa madre Viviana Laini con l’edizione di Bresciaoggi di ieri dedicata all’impresa di Marcell JacobsLa classe seconda A delle elementari Laini di Desenzano e il piccolo Marcell con i compagni: tra Castiglione, Manerba e la capitale del Garda si sono consumati gli anni dell’infanzia

Tutti pazzi per Marcell Jacobs. E sarebbe strano il contrario. Tanto che un po’ da tutta la provincia, e oltre, tutti vorrebbero prendersi un pezzo di quella medaglia dorata, così bella che non può non essere condivisa: da chi ricorda i primi anni a Castiglione a chi mette l’accento sulla lunga maturazione a Desenzano, e poi gli studi alla «scuola bottega» di Montichiari, le estati a Manerba, e ancora il tempo quasi da record (almeno per l’epoca: era un under 20) di 10 secondi e 53 centesimi registrato il 18 maggio del 2014 al meeting di atletica di Gavardo. È l’onda lunga post vittoria olimpica: mai così bella, l’aria che si respira. Ce lo confessa, ancora, mamma Viviana Masini dal suo albergo di Manerba, mentre sfoglia orgogliosa le pagine di Bresciaoggi: «Adesso posso dirlo – ammette – : finalmente sono riuscita a piangere. Mi chiedevo come mai, forse non avevo realizzato cosa avesse davvero fatto il mio Marcell. (...)

Leggi l’articolo integrale sul giornale in edicola

Suggerimenti